Domenica un violento nubifragio ha colpito il Veneto e, in particolare, le province di Verona, Vicenza e Padova, con acqua e grandine che hanno trasformato le strade in fiumi, specialmente a Verona, letteralmente sommersa dalla grandine, con oltre mezzo metro di acqua nelle strade.

A questo, si devono aggiungere le  raffiche di vento che hanno raggiunto gli 80 km/h, spezzando rami e sradicando alberi, causando pertanto il danneggiamento di diverse abitazioni. 

Danni anche per i vigneti della Valpolicella, con il presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha dichiarato lo stato di crisi per il Veronese. Queste le sue dichiarazioni:

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha dichiarato che "su Verona in dieci minuti si è abbattuto qualcosa come l'equivalente della tempesta Vaia [quella che si è abbattuta sul Triveneto il 26-30 ottobre 2018, ndr]. Mai vista una furia del genere. Vento, acqua e grandine di proporzioni straordinarie hanno ridotto la città come un campo di battaglia, creando tantissimi danni pubblici e privati". 

Inoltre, non sono mancate neppure le polemiche in relazione a quanto accaduto, a seguito di un post social di un giornalista di Repubblica:

Questa la risposta del sindaco di Verona:"Inaccettabile, vergognoso, inutile, queste le mie reazioni al “triste” post del “giornalista” Paolo Berizzi. È proprio vero che le persone si pesano nei momenti del bisogno. A Verona, colpita ieri da una bufera e una tromba d’aria mai viste prima, c’è bisogno di tutto meno che di perditempo in malafede. Le persone serie oggi sono dalla parte dei veronesi, che non sono nè razzisti nè nazifascisti. Diversamente dal suo pensiero astioso, qui non abbiamo voglia di guadagnare visibilità con le polemiche vergognose".

Così, invece, hanno replicato gli estremisti di destra.

Matteo Salvini: "Questo sarebbe un “giornalista” e scriverebbe su Repubblica. Che orrore, quanto odio. Mancava scrivesse #colpadisalvini... Il suo commento è talmente stupido da non meritare commenti, semmai pena, tristezza e compassione. Un abbraccio ai Veronesi e a tutti gli Italiani colpiti da disastri e maltempo, nel giorno dell’anniversario del terremoto che sconvolse Amatrice e tante altre città d’Italia il 24 agosto 2016, uccidendo centinaia di innocenti".

Giorgia Meloni:"Ed ecco a voi la "solidarietà" di un inviato di Repubblica nei confronti dei cittadini veneti. Solo io reputo gravissimo e inaccettabile che un giornalista si esprima con simili termini nei confronti di una comunità colpita da una calamità? Ma un briciolo di vergogna no?!"