Una vasta operazione contro la 'ndrangheta si è svolta pochi giorni fa in Austria. La cooperazione tra autorità giudiziarie e di polizia austriache e italiane ha consentito di scoprire investimenti in loco da parte di un soggetto che sarebbe affiliato alla criminalità organizzata calabrese.

Il soggetto gestirebbe per conto della ndrangheta diversi ristoranti e pizzerie sia in Austria, sia nella Baviera tedesca. Le indagini naturalmente ci diranno se quest’operazione porterà poi a condanne. Un dato però è evidente. Le mafie contemporanee sono ormai un fenomeno criminale transnazionale. È impossibile isolare le attività economiche mafiose solo in uno specifico territorio. Le reti del crimine organizzato ormai operano tutte oltre i confini per cui vanno studiate e combattute a livello internazionale.

Questa indagine è la riprova di quanto sia indispensabile rinvigorire la cooperazione investigativa e giudiziaria nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale. L’Italia in termini di esperienza ha molto da offrire sia a livello europeo, sia internazionale. Occorre creare una piattaforma mondiale per lo scambio di esperienze pratiche, di ricerca e di studio in tema di prevenzione e lotta al crimine organizzato. Ci vorrà molto tempo, ma occorre impegnarsi con le migliori forze a disposizione degli Stati. 


Vincenzo Musacchio, criminologo forense, giurista, associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). È ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra.