In queste ultime ore ho la sensazione, ahimè, di provare quasi simpatia o, forse meglio, semplice comprensione verso il premier Giorgia Meloni.

Un sentimento che, comunque, per la mia formazione non posso che considerare innaturale ed irragionevole.

La verità è che istintivamente sono portato ad essere solidale con chiunque sia in difficoltà anche se lo è per colpa sua.

Ecco appunto!

Giorgia Meloni è palesemente in difficoltà, costretta ad arrampicarsi sugli specchi nel penoso tentativo di spiegare e giustificare le baggianate che i suoi sodali di governo continuano a fare.

Ha dovuto dirsi perfino “fiera” delle norme “anti-rave”, anche se sono a rischio di illegittimità costituzionale, che la accoppiata Salvini-Piantedosi aveva frettolosamente raffazzonate solo per far credere ai gonzi che loro sarebbero dei duri.

Ieri, poi, davanti ai parlamentari FdI, per giustificare il fallimento del braccio di ferro con le ONG, non ha trovato di meglio che prendersela con i medici.

Medici che il duo Salvini-Piantedosi, già sempre loro, aveva inviati a bordo delle ONG con precise istruzioni su come classificare i migranti in “fragili” e “carico residuale” per imporre lo sbarco selettivo, questo dopo aver fallito il rifiuto dei PoS (place of safety).

Ancora più grave, però, è che nel giro di poche ore i sodali di governo siano riusciti a mandare all’aria l’accordo che il premier Meloni aveva stretto con il presidente francese Macron affinché fosse la Francia a ricevere ed ospitare a Marsiglia la ONG Ocean Viking di MsF ed i migranti che sono a bordo.

Avuta notizia dell’accordo, infatti, il vicepremier Salvini ha pensato bene di twittare subito: “Bene così, l’aria è cambiata”, a cui ha fatto eco FI con “La fermezza del governo paga”, come a far intendere che il presidente Macron si fosse piegato alle scelte del governo italiano. Com’era prevedibile i francesi si sono incazzati ed hanno mandato a monte l’accordo !

Ricordando ora che, già in attesa del primo CdM, Matteo Salvini aveva voluto dare ad intendere ai media che fosse lui a dettare l’agenda di governo e le priorità (norme anti-rave e ripristino dei decreti sicurezza), esito a credere che questi ultimi eventi siano solo frutto della casualità,

Credo, piuttosto, che Salvini e Berlusconi, una volta soddisfatti per la spartizione delle poltrone di governo e sottogoverno, abbiano deciso di attivare il loro Piano B con azioni, comportamenti e parole  atte  a  mettere in difficoltà il premier Giorgia Meloni screditandola anche nelle relazioni internazionali.

Mi domando per esempio: il presidente Macron si fiderà ancora di fare accordi con il premier Meloni senza temere che dall’Italia arrivino commenti al vetriolo, oppure, come si ha notizie in queste ore, rischiano di essere compromesse addirittura le relazioni Italia - Francia?