Sabato, a Roma dal Parco dei Principi, il padrone di Forza Italia ha di nuovo parlato in pubblico, dopo quasi tre anni, ai suoi dirigenti... di partito, in occasione della "convention" l'Italia del Futuro con lo scopo di "ragionare insieme sul nostro futuro, sul futuro del Paese, il Paese che amiamo".

L'Italia ha bisogno di una forza Politica come noi, di un partito che sia al tempo stesso profondamente e coerentemente una forza politica liberale, una forza politica cristiana, una forza politica europeista, una forza politica garantista.Il nostro centro è alternativo alla sinistra e distinto dalla destra, con cui siamo e saremo alleati. Il nostro centro è quello del Partito Popolare Europeo, il PPE, il più importante partito nel Parlamento Europeo, il partito di cui siamo parte e che orgogliosamente rappresentiamo in Italia.In questi 28 anni abbiamo scritto la storia. Abbiamo creato il bipolarismo in Italia, abbiamo reso possibile l’esistenza di un centro destra di governo, un centro destra che senza di noi non sarebbe mai esistito, non esisterebbe oggi e non potrebbe esistere neppure per il futuro.L'Italia ha bisogno di una forza come noi. Siamo coerentemente, orgogliosamente i fondatori del centrodestra in Italia e nel centrodestra rimarremo con assoluta coerenza. Siamo determinanti nella coalizione e determinati più che mai, rappresentiamo il centro. Il nostro centro è alternativo alla sinistra, è quello del Partito popolare europeo, ed è anche distinto dalla destra con cui siamo e saremo alleati.Bisogna fare tutto il possibile perché tutto questo finisca al più presto, per mettere fine alla brutalità della guerra e l'Italia deve lavorare a questo scopo, perché si arrivi ad un compromesso accettabile da tutti. Questo significa però che la libertà e l'integrità dell'Ucraina devono essere garantite.Non consentiremo che mettano le mani nelle tasche degli italiani.

Così Berlusconi, via social, ha evidenziato alcuni dei passaggi ritenuti più importanti del suo discorso, dove non ha dimenticato di ricordare la sua amicizia con Putin, in questo modo: 

"L’aggressione all’Ucraina è senza precedenti" e "sono deluso e addolorato dal comportamento di Putin, che si è assunto una grandissima responsabilità davanti al mondo intero. ... Io Putin lo avevo conosciuto 20 anni fa e mi era sempre parso un uomo di grande buonsenso, di democrazia, di pace. Peccato davvero per quello che è successo". 

Una conoscenza, evidentemente, non certo approfondita, visto che Putin è responsabile di massacri analoghi a quelli ucraini in Cecenia e in Siria, a cui vanno aggiunti gli omicidi e i tentati omicidi di oppositori, ex amici e giornalisti, dall'ex colonnello del KGB Aleksandr Litvinenko alla giornalista Anna Politkovskaja. 

Ma, va riconosciuto, non è al solo Berlusconi che si può imputare quanto fosse parziale la conoscenza che aveva dell'amico Putin.