Anche se non in maniera accentuata, ad aprile 2018 è in calo il clima di fiducia sia dei consumatori che quello delle imprese.

Nei dati Istat il clima di fiducia dei consumatori passa da 117,5 del mese scorso a 117,1. Il motivo del calo è legato all’evoluzione negativa della componente personale e di quella corrente (da 109,3 a 108,0 e da 115,1 a 114,0 rispettivamente), mentre i dati relativi al clima economico e quello futuro, rispetto al mese scorso, sono leggermente positivi: rispettivamente, da 141,9 a 142,6 e da 121,1 a 121,3.

Per quanto riguarda le imprese, l’indice composito del clima di fiducia fa registrare una flessione più accentuata, da 105,9 a 105,1.

I cali si registrano nel settore manifatturiero (da 108,9 a 107,7), in quello dei servizi (da 107,2 a 106,4) e, in maniera più marcata, nel commercio al dettaglio (da 105,0 a 97,5), mentre nel settore delle costruzioni l'Istat ha individuato un deciso aumento (da 132,6 a 135,2).

Nel comparto manifatturiero, a pesare sono i giudizi sugli ordini e le attese sulla produzione in presenza di scorte di magazzino giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, invece, si registra un diffuso miglioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione.

Per quanto riguarda i servizi, l’evoluzione negativa dell’indice di fiducia riflette un peggioramento dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari, mentre le attese sugli ordini sono in miglioramento. Il deterioramento della fiducia nel commercio al dettaglio è principalmente trainato dalla grande distribuzione dove si stima una forte contrazione dei giudizi sulle vendite.