Le ultime "evoluzioni" in campo politico non sembrano favorire molto il Partito Democratico... detto con una "certa" ironia. Mercoledì Matteo Renzi e soci hanno dovuto registrare i saluti di Pisapia e Campo Progressista a cui si è aggiunta la sorpresa della non ricandidatura di Angelino Alfano.

Il segretario di Alternativa Popolare, comunicandolo a Porta a Porta (!), ha detto che non si ricandiderà alle prossime politiche: «Non mi candiderò in Parlamento, ma non lascio la politica. Nei prossimi giorni decideremo con i compagni di partito quello che sarà il nostro posizionamento nella campagna elettorale.»

Tra i "compagni" di partito che lunedì 11 dicembre si riuniranno all'Hotel Flora di Roma per celebrare la Direzione Nazionale e capire che cosa fare e - soprattutto - dove andare, Lupi (che pare fosse l'unico a saperlo) ha commentato la scelta di Alfano come "un gesto personale e forte [che] possa aiutare a ridare dignità alla politica"... qualunque cosa voglia significare! Sulla stessa linea la ministra Lorenzin, "da Alfano atto coraggioso e di grandissima generosità" ed il sempre vivo (politicamente parlando) Cicchitto, che lo ha definito "atto straordinario... [la] missione continua."

Ed è proprio lì, il punto... con chi continuerà la missione di AP. Ed il primo a chiederselo è il Partito Democratico che, sempre mercoledì, ha dovuto dire addio alla foglia di fico di avere alleato qualcuno di sinistra che potesse sdoganare le politiche ultraliberiste di Renzi, dopo lo scioglimento di Campo Progressista con l'abbandono ufficiale di Giuliano Pisapia, per la manifesta impossibilità di ricevere risposte serie dal Pd sullo Ius Soli, diventato il punto di svolta per giustificare una futura alleanza.

Fassino, commentando la decisione di Pisapia, facendo ricorso alla faccia più tosta che la sua personale bottega fosse in grado di mettergli a disposizione, ha detto di non capire la scelta dell'ex sindaco di Milano. In fondo, voleva che venissero approvate due leggi, Biotestamento e Ius Soli... che poi la seconda sia stata calendarizzata per ultima... qual è il problema?

Impossibile credere che Fassino non riconosca il significato politico di aver scelto in questo modo che lo Ius Soli non venga neppure votato, visto che siamo a fine legislatura e che le camere saranno sciolte già al rientro dalle vancanze di Natale. E sull'argomento si è espresso lo stesso Prodi, parlando di frittata mal riuscita, non dicendosi comunque scandalizzato da Pisapia, perché non aveva ancora dichiarato ufficialmente che si sarebbe alleato con il Pd.

Le conseguenze per il Pd saranno però pesanti. Nell'ultimo sondaggio di tecnè, il partito di Renzi "corre" spedito a ritroso, per retrocedere al di sotto della soglia del 23%, tra gli otto e i nove punti in meno rispetto ai massimi raggiunti in passato.

Le alleanze per Renzi erano fondamentali. Forse, per tale motivo, ha voluto l'attuale legge elettorale, pensando di poterla utilizzare come arma di ricatto nei confronti della sinistra radicale per costringerla poi ad un'alleanza. Operazione non riuscita. Solo dei "cespuglietti" di risulta, in cambio di uno o due seggi garantiti, potranno trovare un accordo con il Pd. Elettoralmente parlando, il loro contributo sarà però ininfluente.

Conseguenza degli ultimi eventi, il Pd sembra, il condizionale è d'obbligo, volersi autenticare presso l'elettorato come unico partito paladino dell'europeismo, con Renzi fotocopia di Macron! Una scelta che sa di ultima spiaggia, se non proprio di disperazione. Dopo aver scelto di fare un'inversione ad U sulle politiche per il problema migranti, per solleticare la pancia dell'elettorato di destra, adesso Renzi vuol giocarsi la carta Europa per risalire nei sondaggi?

Difficile capire la politica italiana, ma in particolar modo l'attuale Pd, che ha in Renzi non più una risorsa, ma una vera e propria autentica zavorra, tanto che al suo slogan Avanti, Avanti insieme dovrebbe al più presto aggiungere anche Avanti un altro!