Il governo non è caduto sulla legge di bilancio... non conveniva a nessuno. E la legge di bilancio è stata approvata. Rispetto al passato, niente slogan, niente trincee invalicabili, solo una noiosa normalità, parzialmente interrotta dal confermare o meno quota 100, dal quantificare la riduzione del cuneo fiscale...

Una quasi assoluta normalità, che solo le indiscrezioni di stampa hanno smentito parlando di governo in bilico, quasi frantumato. Può darsi, ma alla fine non sembra che scorie di tanta diatriba ne siano rimaste.

Soprattutto i 5 Stelle cercano di trasformare i provvedimenti della legge di bilancio in annunci poco proporzionati alla loro reale portata, in base alla necessità di far corrispondere l'azione politica alla concretezza di governo.

In realtà, a parte rimodulazioni, sconti e finanziamenti, di eclatante questa manovra propone poco o nulla. Anche la green economy si riduce ad incentivi per investimenti nel settore.

Non è che tutto ciò sia sbagliato, anzi. Però non è neppure che tutto sia perfetto... al di là di ciò che è stato deciso.

Quello che manca è la visione di una prospettiva, la mancanza di provvedimenti che possano essere facilmente riconoscibili, che possano indicare un obbiettivo e dimostrare poi che questo sia raggiunto.

Certo... rispetto alle proposte della propaganda di Salvini - vedi flat tax - anche questa normalità è la benvenuta.

Però, se questo governo pensa davvero di voler durare una legislatura, dovrà iniziare a proporre e realizzare qualcosa di realmente concreto ed auspicabilmente innovativo, in cui farsi identificare e risultare così appetibile per gli elettori.

Questa è l'unica possibilità perché possa "durare", perché è questo che lo può rendere immune dalle esigenze personali ed elettorali di 5 Stelle e Italia Viva che, è certo, non vorranno andare alle prossime elezioni presentandosi solo come gli anti-Salvini.