Nonostante il divieto impostole dal Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite relativo al lancio di missili balistici, la Corea del Nord continua ad effettuare lanci in direzione del Giappone. Gli ultimi due lo scorso giovedì.

Il premier giapponese Abe, come è naturale che sia, non l'ha presa sul ridere ed ha condannato la Corea per l'ennesima violazione dell'embargo Onu. E per questo ha dichiarato che:

"I ripetuti lanci di missili balistici della Corea del Nord sono una seria minaccia, non solo al nostro Paese, ma anche alla comunità internazionale".

L'agenzia di stampa governativa della Corea del Nord, la KCNA, ha risposto in questi termini:

"Si può dire che Abe sia l'unico idiota al mondo e l'uomo più stupido che la storia abbia mai conosciuto, poiché non riesce a distinguere un missile balistico da un razzo di un lanciarazzi multiplo MLRS (Multiple Launch Rocket System)".

La KCNA - il che equivale a dire Kim Jong-un, capo supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea - ha poi aggiunto:

"Nel prossimo futuro, Abe potrebbe vedere con i suoi occhi che cosa sia un vero missile balistico. Abe non è altro che un perfetto imbecille e un nano politico".

Come interpretare le ultime "provocazioni missilistiche" di Kim Jong-un? Probabilmente come la riprova di come le sanzioni inizino a pesare sulla Corea e il suo dittatore stia cercando un pretesto che possa far riprendere i negoziati con gli Stati Uniti, oramai fermi all'ultimo vertice che si è tenuto nel febbraio scorso ad Hanoi, nonostante Trump e Kim si siano poi successivamente incontrati a giugno nella zona demilitarizzata fra le due Coree.