I segnali iniziali di rallentamento dell'inflazione e la riduzione delle turbolenze finanziarie hanno spinto le principali banche centrali a continuare ad aumentare i tassi di interesse, sebbene a un ritmo più moderato.

Nel primo trimestre, il PIL italiano ha registrato un aumento maggiore rispetto all'area euro, secondo le stime preliminari, grazie sia alla domanda interna che a quella estera netta.

A marzo, l'indice stagionalmente aggiustato della produzione industriale ha registrato una variazione congiunturale negativa per il terzo mese consecutivo, con una diminuzione diffusa in tutti i settori, ad eccezione dei beni strumentali. Nel complesso, l'indicatore è rimasto sostanzialmente stabile nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti.

Anche l'occupazione, lo scorso mese  ha continuato a mostrare una tendenza positiva in diverse componenti. Il tasso di disoccupazione è diminuito, mentre il tasso di inattività si è stabilizzato.

A causa soprattutto dei prezzi energetici, il differenziale positivo dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) tra l'Italia e l'area euro si è ampliato ad aprile. Tuttavia, la differenza rispetto all'inflazione di base è rimasta negativa.

Ad aprile, si conferma il miglioramento della fiducia dei consumatori, trainato dalle valutazioni positive sulla situazione economica generale e attuale. Anche la fiducia delle imprese ha registrato un leggero aumento, sebbene con segnali eterogenei tra le diverse componenti.

Questo è il riassunto della nota economica mensile pubblicata oggi dall'Istat sull'andamento dell'economia italiana d aprile 2023.