Mentre in Italia si litiga sulla parola censimento dei rom, i figli minori di migranti entranti illegalmente in territorio americano vengono allontanati da madri e padri, portati in luoghi appositi in attesa che le autorità si pronuncino sulla possibilità o meno che la famiglia possa restare negli Usa.

Una situazione contro la quale si schierano i democratici statunitensi, ma anche parte dei rappresentanti repubblicani e nella quale è intervenuta persino la First Lady, Melania Trump.

Cosa sta succedendo.

La questione degli attraversamenti al confine tra Messioo e Stati Uniti è stata al centro della campagna elettorale di Donald Trump che, una volta insediatosi alla Casa Bianca, ha mantenuto la promessa: massimo sforzo per proteggere i confini e tolleranza zero nei confronti degli irregolari che raggiungono la frontiera sud nel tentativo di entrare in territorio americano. Nelle ultime settimane, però, la situazione è diventata esplosiva, in particolare da quando il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, ha dato mandato alla polizia di frontiera di adottare la linea dura.

Secondo i media Usa che citano fonti del dipartimento per la Sicurezza interna, dal 19 al 31 maggio circa 2.000 minori sono stati allontanati dai genitori.

In America Trump sta usando la linea dura, togliere i figli ai genitori migranti, una volta che questi abbiano attraversato illegalmente la frontiera con gli Usa, perché secondo lui questa sarebbe una forma di protezione nei loro confronti.

Ma chi lo dice? Certo ci siamo detti più volte che la famiglia nella crescita dei ragazzi è fondamentale, ci siamo ripetuti più volte che i ragazzi vanno seguiti perché il male se è in famiglia va circoscritto, però bisogna anche affrontare il problema caso per caso... non è possibile pensare che ogni problema sia identico all'altro.

Se vogliamo lavorare sulla criminalità minorile, non servirà soltanto allontanare i ragazzi dalle famiglie, ma costruire per loro un futuro insegnando cosa sia la vita, e mettendoli anche a confronto con il crimine.