Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato all’Associazione Rousseau di consegnare al Movimento 5 Stelle tutti i dati personali degli iscritti al Movimento.Il provvedimento è stato adottato d’urgenza all’esito dell’istruttoria avviata dal Garante dopo la segnalazione presentata dal Movimento 5 Stelle.Dalla documentazione acquisita dall’Autorità, il Movimento 5S e l’Associazione Rousseau risultano essere, rispettivamente, titolare e responsabile del trattamento dei dati degli iscritti al Movimento.In base alla normativa sulla privacy, il responsabile, "su scelta del titolare del trattamento dei dati", è tenuto a cancellare o restituire tutti i dati personali, "dopo che è terminata la prestazione dei servizi richiesti relativi al trattamento". Questa disposizione, precisa il Garante, deve essere applicata in tutti i casi che regolano il rapporto titolare-responsabile.In quanto titolare del trattamento il Movimento ha quindi diritto, sottolinea il Garante, di disporre dei dati degli iscritti e di poterli utilizzare per i suoi fini istituzionali.L’Associazione Rousseau dovrà quindi consegnare Movimento5S, entro 5 giorni, i dati degli iscritti di cui l’Associazione risulti responsabile. Potrà invece continuare ad utilizzare i dati di quegli iscritti rispetto ai quali sia anche titolare del trattamento.

Questo è quanto l'Autorità garante per la protezione dei dati personali, martedì 1 giugno, ha comunicato all'Associazione Rousseau in merito alla querelle sorta, dopo che il neo Movimento sotto la guida di Giuseppe Conte ha deciso di non avvalersi più dei servizi offerti dalla piattaforma Rousseau, della cui gestione si è occupata la Casaleggio associati, padre e figlio.

Davide Casaleggio, succeduto per legami dinastici al padre Gianroberto al vertice dei 5 Stelle, non ha gradito che il ruolo politico di Rousseau, ex cuore pulsante grillino, potesse essere marginale  nel nuovo partito che Giuseppe Conte sta organizzando. Così, una volta che si è arrivati alla rottura, Casaleggio si è rifiutato di dare a Conte i dati degli iscritti.

Da qui la richiesta dei 5 Stelle al Garante della privacy che oggi ha reso nota la sua decisione.

Il provvedimento del Garante della privacy fa chiarezza e spazza via qualsiasi pretesto, confermando le ragioni del Movimento. Ora si parte, si guarda avanti. Sarà la nostra comunità a indicare la rotta. Non c'è un minuto da perdere, ci sono tanti cittadini a cui ridare voce.

Questo è quanto ha "twittato" Giuseppe Conte non appena gli è stata comunicata la decisione, mentre di seguito è riportato il commento del Movimento 5 Stelle, la cui fonte ufficiale sono diventati gli account social, perché del blog delle stelle si è impossessata la Casaleggio Associati, alias Rousseau:

La pronuncia del garante della privacy sui dati degli iscritti al MoVimento 5 Stelle è chiarissima e va esattamente nella direzione da tempo da noi indicata: il titolare di quei dati e l'unico soggetto che può disporne per fini istituzionali è il MoVimento 5 Stelle stesso e nessun altro.Dispiace aver perso tempo a causa degli ostacoli che in maniera strumentale sono stati messi in campo da qualcuno per rallentare il processo di rifondazione del MoVimento a cui sta lavorando Giuseppe Conte e che la comunità del MoVimento 5 Stelle attende con impazienza.Adesso attendiamo che l'associazione Rousseau ottemperi a quanto sancito dal Garante della Privacy restituendo i dati degli iscritti nei tempi stabiliti, ossia entro i prossimi 5 giorni. Siamo pronti alla ripartenza con entusiasmo e responsabilità.

E dall'Associazione Rousseau che cosa hanno detto? Ci ha pensato Davide Casaleggio, come è normale che sia, a rispondere e lo ha fatto in coda ad un post di cui era già prevista la pubblicazione "Risolviamo i problemi. Nel modo giusto". Questo è ciò che ha scritto:

Mentre stavamo pubblicando il post è arrivata una comunicazione del Garante della privacy che in inusuale modalità monocratica dal solo avv. Pasquale Stanzione, scelto durante lo scorso Governo Conte II (e non collegiale come da procedura normalmente vengono presi i provvedimenti del Garante della Privacy), ha stabilito quanto previsto dalla legge e già ovvio a tutti ossia che se i dati vengono richiesti dal titolare, il responsabile dei dati deve consegnarli. Questo ovviamente è chiaro a tutti da sempre, quello che non lo è e che il Garante non specifica nel suo atto e nella sua disposizione è l’aspetto fondamentale ossia indica di consegnare genericamente i dati al MoVimento 5 Stelle, ma non indica chi sia la persona che riveste il ruolo di rappresentante legale, quindi il legittimo titolare dei dati al quale Rousseau può consegnarli. Oltre a questo, il Garante sancisce che i presunti trattamenti illeciti denunciati da parte dell’avvocato Cardarelli nei confronti di Rousseau per conto di Vito Crimi in realtà non sono assolutamente illeciti, ma normali trattamenti, come quelli di sollecitare i parlamentari ritardatari con i contributi a Rousseau.Tralasciando il fatto che il garante, nel proprio provvedimento, fa riferimento alla nomina di Rousseau quale responsabile del trattamento effettuata dall’associazione pre-2017, quindi facendo riferimento ad atti formati da un soggetto diverso da quello che ha formulato l’istanza (sic …), rappresentata a suo tempo da Beppe Grillo e Luigi Di Maio e con dati di iscritti diversi da quelli presenti su Rousseau. Per questo motivo, nella piena disponibilità che abbiamo sempre manifestato, oggi stesso chiederemo al Garante della Privacy di indicarci la persona alla quale consegnare i dati del MoVimento e che lui, quindi, ritiene essere il titolare e rappresentante legale del Movimento 5 Stelle dal momento che invece le aule di tribunale hanno sancito che il MoVimento 5 Stelle non ha questa figura in questo momento.

Come si può capire, la questione è tutt'altro che risolta e siamo solo agli inizi di una battaglia politica e legale di cui soprattutto la destra non potrà che avvantaggiarsene.