Solo qualche anno fa Francesco Guccini nel suo celeberrimo brano l' "Avvelenata" cantava:

Io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perché canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino,
io solo qui alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino, voglia di bestemmiare!

Oggi lo stesso cantautore emiliano incontra Papa Francesco... qualcosa non torna... forse quel "Dio" di cui Guccini  ne ha scritto e cantato la sorte non è ancora "morto".