La Alan Kurdi a sud di Lampedusa in attesa di un porto sicuro
Il portavoce della Ong Sea-Eye, Gorden Isler, già ieri aveva dichiarato che la nave Alan Kurdi avrebbe fatto rotta a Lampedusa, aggiungendo anche che, dopo aver preso atto che il ministero dell'Interno italiano è contrario al diritto internazionale, non sarebbe comunque entrata in acque italiane, rimanendo in attesa di indicazioni da parte delle autorità europee.
Attualmente, la Alan Kurdi è a qualche miglio dalla linea di demarcazione delle acque territoriali italiane a sud di Lampedusa.
Da segnalare anche che nella serata di ieri la cosiddetta Guardia costiera libica ha contattato la nave per comunicare all'equipaggio di aver assegnato Tripoli come Porto Sicuro per lo sbarco dei migranti. Ma dalla Ong tedesca non hanno preso neppure in considerazione la proposta, poiché non sono la Libia non è mai stata considerata un porto sicuro, ma a Tripoli adesso è in atto una guerra civile. In base al diritto internazionale, far sbarcare in Libia le persone a bordo della Alan Kurdi sarebbe un reato.
Oltretutto, tra i migranti ci sono due sopravvissuti all'attacco al centro di detenzione di Tagiura, dove sono rimaste uccise decine di persone in seguito ad un bombardamento per la guerra in atto tra le forze militari di Tripoli e quelle del generale Haftar. Quelle due persone dovrebbero essere riportate indietro per dar loro ancora una volta la possibilità di essere ammazzate?
Per altri quella precedente sarebbe da considerare una domanda retorica, ma non è tale per il ministro dell'Interno italiano, in base a ciò che dice in questa sua assurda dichiarazione:
A proposito. Il ministro di cui sopra è lo stesso che dopo aver sequestrato una nave della Guardia Costiera italiana e i 140 naufraghi a bordo, non si accorge degli sbarchi autonomi che giornalmente si ripetono da mesi in Italia, come quello di ieri notte avvenuto in Salento con due diverse imbarcazioni, per mezzo delle quali almeno 80 persone - ma sono solo quelle che sono state rintracciate - sono giunte sulle nostre coste.
Nel riquadro sottostante è riportata l'ultima posizione della Alan Kurdi