Smettere di fumare quando si è incinte è un gran problema per la salute delle donne. La cosa è ancora più difficile perché la nicotina viene metabolizzata più velocemente, poi c'è la pressione sociale e anche l'urgenza di smettere per il bene del pancione. Insomma, è una situazione complicata. Ma, alla luce di tutto questo, il vaping potrebbe essere un'opzione da considerare per ridurre i rischi.

Noi ci siamo basati su dati e ricerche già fatte, e per avere una panoramica più completa abbiamo consultato degli esperti.

Le donne che fumano quando sono incinte sanno benissimo dei danni che il fumo può causare e subiscono una pressione sociale abbastanza pesante, soprattutto da parte delle persone intorno a loro. Ecco, questo può farle sentire in colpa e a volte le spinge a fumare di nascosto.

Il problema è che le donne in gravidanza sono particolarmente vulnerabili quando si tratta di smettere di fumare. Non possono scegliere liberamente quando farlo, devono farlo subito. E questa pressione sociale fa sì che lo stress aumenti ancora di più.

Ma, se riescono a smettere di fumare già all'inizio della gravidanza, possono evitare quasi completamente tutti i rischi associati al fumo.

Quando una donna annuncia di essere incinta, spesso trova un grande stimolo per smettere di fumare. Ma in alcuni casi, richiede una forza e un'impegno enormi.

Di solito, la strategia più comune tra i fumatori per smettere è farlo da soli, senza aiuti esterni. Ma ti dirò, questo metodo ha un tasso di fallimento altissimo, con oltre il 95% delle persone che ricadono entro sei mesi.

Il successo nel smettere di fumare è generalmente legato a una bassa dipendenza fisica, psicologica e comportamentale. I farmaci prescritti come il bupropione (Zyban) o la vareniclina (Champix) sono sconsigliati durante la gravidanza perché possono avere effetti collaterali dannosi.

Invece, il supporto psicologico e comportamentale può essere molto utile. L'aiuto degli specialisti svolge un ruolo importante nel processo di cessazione per le donne in gravidanza. Approcci cognitivo-comportamentali e interventi psicosociali possono essere combinati con la terapia di sostituzione della nicotina.

È importante sottolineare che, anche se non ci sono studi che dimostrino in modo definitivo l'efficacia di queste strategie specificamente per le donne in gravidanza (a causa delle difficoltà di ricerca in questa situazione), la terapia di sostituzione della nicotina (NRT) viene raccomandata come una precauzione contro i pericoli del fumo, per aiutare le donne incinte a smettere di fumare.

Per affrontare le sfide che le fumatrici incontrano durante la gravidanza nel cercare di smettere, il Stop Smoking Service di Leicester nel Regno Unito ha avviato un esperimento pilota nel 2016.

Durante il periodo 2016/2017, su un totale di 228 donne in gravidanza che hanno usufruito del servizio, ben 85 hanno optato per l'uso del vaporizzatore, con o senza sostituti della nicotina (NRT), ottenendo un tasso di successo del 60%. A confronto, il tasso di successo è stato del 32% tra coloro che hanno utilizzato solo la NRT.

Ovviamente, questo risultato non è una prova scientifica definitiva che il vaping sia il metodo più efficace per smettere di fumare, ma è un esempio concreto basato sui dati di un servizio locale che dimostra come possa essere un aiuto efficace se combinato con il supporto comportamentale.