Tra i provvedimenti al vaglio del Governo per semplificare e, almeno sulla carta, velocizzare la messa in opera di cantieri e l'inizio dei lavori per molte delle opere in progetto ma ancora ferme, si pensa a deroghe per un anno sulle soglie per le assegnazioni degli appalti senza gara, commissari e rilascio della certificazione anti-mafia. A tutto questo si aggiungerebbero autocertificazioni che si potranno fare via app e incroci di banche dati che finalmente inizierebbero a dialogare reciprocamente.

Questi sarebbero alcuni dei contenuti presenti in una prima bozza del decreto semplificazioni, che nelle prossime ore dovrebbe essere oggetto di discussione tra le forze di maggioranza. Tra le novità una revisione della responsabilità erariale e dell'abuso d'ufficio, e una serie di semplificazioni per l'edilizia, in materia ambientale e per la green economy.

Purtroppo il timore è che per semplificare e aiutare la ripresa, sulla spinta delle molte imprese che premono per tornare a lavorare, si finiscano per saltare passaggi anche utili con il risultato, fra qualche anno, di avere decine di cantieri aperti e opere inutili e incompiute che finiranno per essere le solite cattedrali nel deserto.  

Adesso, con la burocrazia e i vari controlli ad essa collegati, si registrano situazioni a dir poco imbarazzanti. Se semplificare significa assegnare appalti senza gara... si immagina già quello a cui potremmo andare incontro.  Viene da sorridere, amaramente, pensando a corruzione, clientelismo, familismo... tutti problemi ben presenti e ben noti in Italia e che - dando per vero quanto sopra riportato - non potrebbero che trarre ulteriore giovamento da semplificazioni siffatte. Ma siamo certi che chi ci governa viva in Italia? 

Soluzione?  Effettuare maggiori controlli e seguire seriamente il percorso di realizzazione di ogni opera, ascoltando anche - e soprattutto - coloro che con queste opere finirebbero per perdere gran parte della qualità della loro vita .