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Ancora una volta è l'arbitro il 'giustiziere' del Milan

Il Milan non va oltre il pareggio interno contro l'Atalanta, un 1-1 segnato inesorabilmente dalla decisione dell'arbitro, Daniele Orsato, di assegnare un calcio di rigore, contestato e contestabile, ai bergamaschi nel finale di primo tempo, per un presunto fallo di Olivier Giroud su Emil Holm.

Piede alto, quello del francese, teso a sfiorare appena il corpo dello svedese, che stramazza a terra portandosi le mani alla faccia.  Adesso lo chiamano 'rigorino', ovvero quando il contatto fra i due protagonisti è praticamente invisibile.

Orsato, normalmente 'sordo' ai richiami del VAR, lascia correre ma subito viene allertato dai 'colleghi' davanti alla tv. Corsetta davanti al video e decisione ribaltata: calcio di rigore assegnato che Teun Koopmeiners trasforma, pareggiando la contesa.

Nel dopo partita i due tecnici concordano: rigore come minimo generoso.

Dice Gian Piero Gasperini: "Il rigore? Fa parte di quei rigorini, che ce ne sono ormai tanti. Orsato è andato a vederle al VAR. A volte non li vede l'arbitro, non lo vedono i giocatori e non li vede la gente e poi li vede il VAR".

Dice Stefano Pioli: "È mancata la vittoria perché è stato dato un rigore che non c'era. Holm si mette le mani in faccia, ma non ha preso niente in faccia". 

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Autore Massimiliano Bordignon
Categoria Sport
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