La Città Metropolitana di Messina ha dato l’avvio all’iter di affidamento della progettazione e dell’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del liceo “Maurolico”, intervento complessivo dal valore di 4,7 milioni di euro, di cui 3,7 milioni sono a base d’asta. Si tratta di una tranche del finanziamento complessivo di 20 milioni di euro dell’Unione Europea Next Generation EU, legati al Piano Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destinato agli istituti scolastici, e che vedrà, nei prossimi giorni la pubblicazione di ulteriori bandi per interventi nelle strutture dell’Archimede, Seguenza e Vittorio Emanuele di Patti.

Le offerte secondo le modalità descritte nel bando e nel disciplinare di gara sottoscritto dal Responsabile Unico del Procedimento dott. Biagio Privitera andranno presentate all’UREGA esclusivamente per mezzo del Sistema di Appalti Telematici Sitas e-procurement entro le ore 13:00 del prossimo 14 giugno. Complesse le procedure, che saranno messe in campo e prevedono la progettazione definitiva, esecutiva, l’aggiornamento delle indagini integrative, la relazione geologica, la sicurezza in fase di progettazione e l’esecuzione dei lavori di miglioramento sismico delle strutture, messa a norma ed efficientamento energetico degli impianti elettrici e di illuminazione, di condizionamento e la completa revisione e il controllo dell’impianto antincendio esistente.

Il progetto è stato redatto nel rispetto di due criteri particolarmente rilevanti per l’Unione Europea: il primo è il Do No Significant Harm (DNSH), in cui si prevede che gli interventi inseriti nei PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente; il secondo è rappresentato dai Criteri Ambientali Minimi (CAM), costituiti da requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato; inoltre, tenuto conto delle particolari qualità d’interesse storico, architettonico e ambientale, che caratterizzano l’edificio, riconosciuto di interesse culturale, si interverrà sulle facciate esterne solo per la sostituzione degli infissi che saranno in legno di forma identica agli esistenti e con caratteristiche di coibentazione adeguate.

La copertura di parte del fabbisogno di energia elettrica dell’edificio sarà garantita dall’autoproduzione da fonti rinnovabili attraverso l’implementazione dell’attuale impianto fotovoltaico con ulteriori pannelli che saranno posizionati sulla copertura a terrazza, esposti a sud e non visibili in facciata. La durata del contratto d’appalto è di 666 giorni complessivi di cui 40 per la progettazione definitiva e 15 per la progettazione esecutiva. Il progetto, finalizzato a garantire benefici in termini di qualità della vita, comfort e riduzione dell’impatto ambientale, è stato redatto dall’arch. Domenica Michela Giacobbe e dai geometri Fortunato Chiesini e Antonino De Luca, con la collaborazione esterna dell’ing. Alessia Gregorio, per la parte strutturale, e dell’ing. Antonio Rizzo a supporto del RUP.