L'esito della votazione al Congresso sulla mozione di sfiducia al governo Rajoy è stato di 180 voti favorevoli, 169 contrari ed una astensione. Per ottenere la maggioranza erano necessari 176 voti. 

Pedro Sánchez, che della mozione era il primo firmatario, è il nuovo premier spagnolo. Rajoy, diversamente da quanto annunciato da alcuni, non si è dimesso per impedire che il Congresso potesse esprimersi e mandare così il Paese a nuove elezioni.  

Adesso, la Spagna torna ad essere guidata da un socialista che governerà con l'appoggio di Podemos, i 5 Stelle (ma di sinistra) spagnoli. Al governo dei "populisti" italiani, si affiancherà anche quello "in parte" populista della Spagna. 

Il nuovo governo, la cui vita non sarà certo semplice considerando l'eterogeneità delle forze che lo sostengono e l'esigua maggioranza, è sostenuto da PSOE, Podemos, Compromís, ERC, PDeCAT, Bildu y PNV. 

Mariano Rajoy, una volta conosciuto l'esito del voto, è stato il primo a congratularsi con il nuovo capo del governo, Pedro Sánchez, stringendogli la mano.