"With admiration we recall her lifelong sense of duty and dedication to her people".

Così, il decano di Westminster, il molto reverendo David Hoyle ha commemorato la defunta Elisabetta II, regina e capo del Commonwealth, nel funerale di Stato che questo lunedì mattina,  giornata di festa nazionale decretata dal nuovo re, si è celebrato nell'Abbazia di Westminster, presenti quasi 2mila persone tra ambasciatori, dignitari, re, premier e capi di Stato da ogni parte del mondo, oltre ai membri della famiglia reale.

Un senso del dovere e una dedizione al suo popolo che la regina ha osservato sempre in religioso silenzio o tramite dichiarazioni sibilline che potevano essere interpretate in un senso o nell'altro... non scontentando così nessuno. E forse è proprio per questo che nei giorni precedenti i britannici, oltre ai curiosi, hanno affollato le vie di Londra per vedere il passaggio della sua bara o si sono messi in fila per ore per renderle omaggio a Westminster Hall.

Dopo il funerale di Stato, la bara della regina è stata trasferita al Castello di Windsor dove 800 persone hanno assistito nella cappella di San Giorgio all'ultima cerimonia di suffragio officiata dal decano David Conner, prima di essere seppellita nella cappella commemorativa di re Giorgio VI (situata all'interno della Cappella di San Giorgio) dove giacciono le spoglie del defunto marito, il duca di Edimburgo.