A giugno l'Istat stima, per il commercio al dettaglio, un calo congiunturale del -0,2% in valore e del -0,7% in volume. Sono in diminuzione le vendite dei beni non alimentari (-0,7% in valore e -0,9% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+0,3%) e diminuiscono in volume (-0,2%).
Nel secondo trimestre dell'anno, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite al dettaglio aumentano in valore (+0,4%) e diminuiscono in volume (-0,9%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+1,1%) e calano in volume (-0,9%) mentre quelle dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,1% e -0,9%).
Su base tendenziale, rispetto a giugno 2022, prosegue l’andamento già evidenziato nei mesi precedenti, con le vendite al dettaglio che aumentano del +3,6% in valore e registrano un calo in volume del -3,5%. Si osserva un analogo andamento sia per le vendite dei beni alimentari (+6,8% in valore e -3,8% in volume) sia per quelle dei beni non alimentari (+1,1% in valore e -3,2% in volume).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+9,1%), mentre Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-3,4%) registrano il calo più consistente.
Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+6,8%), le imprese operanti su piccole superfici (+1,2%) e le vendite al di fuori dei negozi (+1,6%), mentre è in calo per il commercio elettronico (-3,6%).