C'è una cosa che non si dice ma che in questo bailamme è l'unica certa. Tutti quelli che con la faccia di bronzo continuano a ripetere che Draghi è meglio che rimanga alla guida del governo sanno che, una volta al Quirinale, se lo dovranno tenere per sette anni, mentre se rimane al governo se lo possono levare di torno quando e come vogliono, per poter uscire dal cono d'ombra dove i partiti sono finiti da un anno a questa parte.

La sparizione di Draghi, il quale per la prima volta dal dopoguerra ha reso l'Italia un paese considerato in campo internazionale, porrebbe fine alla speranza di contare qualcosa e ci ripiomberebbe nell'insignificanza nella quale siamo relegati da sempre con tutte le ripercussione, anche interne, che questo comporta.

Visto, quindi, che è lampante il disinteresse per il Paese da parte dei nostri "politici" a fronte della sola preoccupazione elettorale, poi gli stessi non si possono lamentare se gli italiani a votare non ci vanno più!