Via Monte Sabini: un esposto fa tremare il Comune. Una cooperativa ha infatti inviato un esposto e una diffida ai responsabili degli uffici pubblici che si occupano di edilizia.

L’intreccio descritto tra cooperative, srl e altro per il momento è materiale per le forze dell’ordine, perché è tanto complicato da far venire il mal di testa. Però girano soldi, molti, mentre il destino di decine di famiglie è messo in secondo piano.

L’esposto è stato infatti presentato per quanto sta accadendo sul terreno di via Monte Sabini 10/9, dove avrebbero dovuto sorgere due palazzine a costi calmierati, costruite con la formula della cooperativa.

Invece, si sono messi in mezzo altri attori con disponibilità economiche importanti e pare che il futuro di queste famiglie sia segnato: non avranno la casa che sognavano.

E gli enti pubblici? Sembrano essere incapaci di opporsi a chi ha più soldi, almeno secondo l’esposto che punta il dito contro una serie di dipendenti comunali e nel dettaglio:

Pino Bellinetti, direttore dell’Area Sportello unico dell’Edilizia, Giancarlo Oggioni, direttore Area direzione Urbanistica, Simona Collarini, già responsabile Gestione piani urbanistici, e Giancarlo Tancredi, già responsabile Unità Tecnica Convenzioni... tutti diffidati “dal continuare i rapporti con la cooperativa Sant’Ilario, in persona del presidente Alessandro Vadelka”.

Nell’esposto, inviato anche al ministero dello Sviluppo Economico, si afferma che quanto sta succedendo in via Monte Sabini non è considerato regolare, anzi. 

Il dettaglio dell’esposto, infatti, segnala diversi passaggi in cui sembrano ravvisarsi irregolarità che potrebbero forse anche avere conseguenze giudiziarie.

Come reagiranno le istituzioni locali? Perché l’assessore Pierfrancesco Maran continua a parlare di progetti edilizi a misura di portafogli di persone normali, ma a Milano sembra che Palazzo Marino abbia messo in prima linea interessi del tutto opposti?

L'esposto per quanto sta accadendo in via Monte Sabini farà tremare il Comune?