Nel primo mese del 2022, Istat stima in calo sia dell'indice del clima di fiducia dei consumatori, che passa da 117,7 a 114,2, sia l'indice composito del clima di fiducia delle imprese che da 112,7 crolla a 105,4.

Tutte le componenti dell'indice di fiducia dei consumatori sono in calo, a partire da quelle riferite al clima economico (l'indice passa da 139,6 a 129,7) e al clima futuro (da 120,8 a 113,5). La flessione è contenuta per la componente personale (da 110,4 a 109) e per quella corrente (da 115,6 a 114,7).

Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia è in diminuzione in tutti i comparti seppur con intensità diverse. La diminuzione è contenuta nell'industria (nel manifatturiero l'indice di fiducia passa da 115,0 a 113,9 e nelle costruzioni scende da 159,1 a 158,8), così come per il commercio al dettaglio dove l'indice flette da 107,4 a 106,6. Invece, nel comparto dei servizi di mercato l'indice registra una brusca caduta, passando da 109,6 a 94,9.

Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura e nei servizi tutte le variabili peggiorano; nelle costruzioni si deteriorano i giudizi sugli ordini ma aumentano le aspettative sull'occupazione presso l'impresa. Con riferimento al commercio al dettaglio, migliorano i giudizi sulle vendite correnti mentre diminuiscono le aspettative sulle vendite future e le scorte sono giudicate in accumulo. A livello di circuito distributivo, la fiducia è in diminuzione nella grande distribuzione mentre migliora in quella tradizionale.