Dopo la prima giornata di ritorno di Serie A, sembra ristretta solo a due squadre, Napoli e Juventus, la lotta per lo scudetto, mentre il rallentamento del passo di Inter e Roma rende incerta la lotta per gli altri due posti in Champions League per il prossimo anno.

Nonostante un ottimo Cagliari, la Juventus è riuscita comunque ad ottenere in trasferta i tre punti che gli permettono di tenere il passo del Napoli. Una vittoria sancita dal risultato, ma non da ciò che si è visto in campo, non solo per il gioco e le occasioni dei sardi, ma anche per le decisioni arbitrali che, vedi un po' il caso, hanno di nuovo favorito i bianconeri.

La partita è stata decisa da un affondo di Douglas Costa, entrato al posto dell'infortunato Dybala, che al 74' ha messo in mezzo dalla fascia destra un cross sul quale è intervenuto Bernardeschi che ha insaccato alle spalle di Rafael.

Tutto corretto? In parte, perché il Cagliari, al momento del gol, era in dieci. Infatti, nella precedente azione, Pavoletti era stato atterrato al limite dell'area da una gomitata di Benatia. L'arbitro, Gianpaolo Calvarese, non ha visto il fallo nonostante i due si siano contesi la palla di testa e, di conseguenza, non ha fischiato, non ha dato l'ammonizione e neppure la punizione.

Inoltre, come se quanto elencato non bastasse, Pavoletti è rimasto a terra per un minuto, senza che l'arbitro fermasse il gioco e senza che gli sportivissimi giocatori juventini, nonostante le richieste dei cagliaritani, mettessero la palla in fallo laterale.

Nel caso sopra citato, il Var non è intervenuto e, forse, non era neppure chiamato ad intervenire. Non così però, pochi minuti dopo, nell'area juventina, quando Bernardeschi ha fermato con il braccio allargato un cross del Cagliari. La palla è finita in angolo e l'arbitro ha parlato con gli assistenti al Var per sapere come doveva essere considerato l'episodio. I due non lo hanno considerato fallo e non hanno neppure invitato Calvarese a rivedere quanto accaduto sul monitor in campo, perché decidesse in merito.

Anche in questo caso, la decisione arbitrale è stata scorretta ed ha palesemente favorito la Juventus. Infatti, dal replay dell'azione, tutti hanno potuto vedere che Bernardeschi è in area di rigore e che, con il braccio sinistro, devia il pallone destinato al centro dell'area. Gli assistenti al Var dovevano segnalare a Calvarese questi due elementi e l'arbitro, tramite il monitor in campo, doveva decidere a sua discrezione se il braccio di Bernardeschi fosse o meno attaccato al corpo e se ci fossero gli elementi per considerare il tocco con il braccio come fallo. Ma questo non è avvenuto. Ed è chiaro che sono stati commessi degli errori.

Ma il Var non è stato voluto per evitare polemiche e correggere le sviste in campo? Ma perché allora usare il Var facendo finta di non vedere quello che tutti vedono? Dovrebbe allora esserci un Var del Var, una specie di Corte di Appello, cui far seguire la decisione finale ad un Var del Var del Var, Cassazione, per confermare la decisione o rimandare tutto ad una rivalutazione dell'episodio con una conseguente ripetizione della procedura che potrebbe far durare una partita all'infinito?

Ma è tanto complicato pretendere che una tecnologia pensata per eliminare le contestazioni venga utilizzata in modo corretto e sensato... sempre, in ogni occasione, al di là della squadra che verrebbe ad essere penalizzata? Nel caso della Juventus parrebbe di sì.

Ma allora, a cosa serve il Var?