Le storie di paura devono avere delle ambientazioni particolari, spesso posti che alla luce del sole sono affascinanti e per nulla minacciosi, ma quando cala la notte e si allungano le ombre, per contrasto riescono ad incutere terrore.

Questo è il bellissimo borgo di Artena, dove vivono i banditi licantropi https://telegra.ph/Il-borgo-dei-banditi-05-04

Arroccato tra due dirupi alle falde dei Monti Lepini, Artena un tempo era conosciuto come il paese dei briganti che, secondo le cronache medioevali, depredavano i viandanti diretti a Roma, ma c’è di più: nel XVI secolo il papato, a quel tempo nemico dei Colonna signori di Artena, certificò che tutti gli abitanti del paese fossero briganti.

Con il passare degli anni la fama del piccolo borgo non è migliorata, anzi, si racconta che durante il ventennio si era sparsa la voce che, durante le notti di luna piena, alcuni briganti si trasformavano in licantropi che entravano nelle case per rubare ed uccidere.

Ci sono altre storie che si raccontano in città, tutte legate ai primi anni del XX secolo, una in particolare racconta la storia di una fanciulla che, durante la Seconda Guerra Mondiale, venne uccisa accidentalmente durante uno scontro ed ancora oggi, se il suo spettro viene disturbato, inizia ad inseguire i malcapitati per tutta la foresta.

In ultimo una storia dell’orrore, sempre ambientata nel borgo che, alla luce del sole, sembrerebbe un presepe, ma che con il calare dell’oscurità, può celare anche la presenza di vampiri, come quelli che qualcuno sostiene di aver avvistato nel 1919 nei boschi vicino ad Artena.

La storia del fantasma della fanciulla è molto interessante, soprattutto perché, come al solito deriva da una storia triste ed è la testimonianza di un periodo che non dovremmo mai dimenticare, è invece meno verosimile la leggenda dei vampiri e dei licantropi, non fosse per altro che sono due entità notoriamente antagoniste, ma per il mistero che le circonda le credenze popolari spesso sono più affascinanti di in film o romanzo.