Salute

Report monitoraggio Covid dal 6 al 12 settembre 2021: in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale

Si conferma la diminuzione dell'incidenza settimanale a livello nazionale, prossima alla soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui soli casi ospedalizzati è in diminuzione e sotto la soglia epidemica.

Si osserva una lieve diminuzione del tasso di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia COVID-19.

Quasi tutte le Regioni/PPAAA sono classificate a rischio epidemico basso, nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto.

La circolazione della variante delta è largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

È opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l'attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale.


Punti chiave:

• Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 6 – 12 settembre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l'esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l'infezione nella terza decade di agosto.

• È in diminuzione l'incidenza settimanale a livello nazionale: 54 per 100.000 abitanti (06/09/2021-12/09/2021) vs 64 per 100.000 abitanti (30/08/2021-5/09/2021), dati flusso ISS. L'incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull'identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

Nel periodo 25 agosto – 7 settembre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,83 – 0,95), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Si osserva una diminuzione anche dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,86 (0,82-0,90) al 7/9/2021 vs Rt=0,90 (0,86-0,94) al 31/8/2021). La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità (www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati) va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell'Rt riportato si rimanda all'approfondimento disponibile sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).

• Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 6,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in lieve diminuzione da 563 (7/09/2021) a 554 (14/09/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce leggermente al 7,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione da 4.307 (7/09/2021) a 4.165 (14/09/2021).

4 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 17 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso.

Solo una Regione/PA riporta un'allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.655 vs 13.546 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti resta stabile (33% vs 33% la scorsa settimana). Aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 43%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato in diminuzione rispetto alla settimana precedente.

Autore Sandro Alioto
Categoria Salute
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