A dicembre , l'interscambio commerciale tra l'Italia e i paesi extra Ue27 mostra una leggera contrazione delle importazioni (-0,3%) e una situazione di stabilità per quanto riguarda le esportazioni. Questo equilibrio è il risultato di dinamiche differenziate nei vari settori industriali.


La stabilità dell'export su base mensile riflette un aumento delle vendite di energia (+6,8%), beni di consumo non durevoli (+4%) e beni intermedi (+3,2%), compensato dal calo dei beni di consumo durevoli (-9,4%) e dei beni strumentali (-4,3%). Dall'altro lato, la flessione delle importazioni è attribuibile alla riduzione degli acquisti di beni di consumo non durevoli (-20,1%).


Nel quarto trimestre del 2024, rispetto al precedente, le esportazioni registrano un aumento del -1,6%, trainato dalle vendite di beni di consumo durevoli (+9,9%) e non durevoli (+2,3%). Parallelamente, le importazioni segnano un incremento del +4,5%, sostenuto principalmente dagli acquisti di beni di consumo non durevoli (+11,4%).


Su base annua, l'export cresce del +3,9%, accelerando rispetto al +0,9% di novembre 2024. A trainare questa crescita sono le maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+16,5%) e durevoli (+14,8%), seguite dall'aumento delle esportazioni di energia (+5,4%) e beni intermedi (+4,7%). Tuttavia, le vendite di beni strumentali subiscono una flessione del -7,5%. L'import, invece, registra una crescita del +7,5%, grazie agli incrementi degli acquisti di beni strumentali (+33,8%), beni di consumo durevoli (+22,8%) e beni intermedi (+12,5%).


L'avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 si attesta a +7.790 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai +8.104 milioni di dicembre 2023. Il deficit energetico si riduce (-4.637 milioni rispetto ai -5.008 milioni dell'anno precedente), mentre l'avanzo nel commercio di prodotti non energetici si contrae da 13.112 milioni a 12.427 milioni.


Sul fronte delle esportazioni, si segnalano forti incrementi verso i paesi ASEAN (+39,9%) e il Regno Unito (+11,5%), mentre si registrano cali verso Cina (-6,%), Stati Uniti (-3,7%) e paesi OPEC (-1,6%). Per quanto riguarda le importazioni, ad eccezione degli Stati Uniti (-27,5%), dei paesi OPEC (-15,1%) e dei paesi MERCOSUR (-4,5%), si evidenziano aumenti generalizzati. Gli acquisti dai paesi ASEAN (+93%) segnano la crescita più marcata, seguiti da quelli provenienti da India (+39,6%), Turchia (+18,2%), Cina (+15,7%) e Svizzera (+14,5%).