Esteri

L'ultimo video di Trump: un attacco alla Costituzione degli Stati Uniti

Biden ha vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti aggiudicandosi 306 grandi elettori contro i 232 di Trump. Anche nel voto popolare, Biden ha vinto, ottenendo 80,9 milioni di preferenze contro i 74 milioni ottenuti da Trump, che equivalgono a 4,4 punti percentuali in più a favore del presidente eletto, pari a quasi 7 milioni di voti.

In funzione di ciò, la maggior parte degli Stati ha certificato i risultati del voto, rendendo pertanto ufficiale l'assegnazione dei delegati e, di conseguenza, la vittoria di Biden.

Come se ciò non bastasse, poco più di 24 ore fa, il procuratore generale degli Stati Uniti (il ministro della Giustizia nominato da Trump), William Barr, ha pubblicamente dichiarato che il Dipartimento di Giustizia non ha trovato nel voto del 3 novembre prove di brogli che avrebbero potuto cambiare l'esito delle elezioni.

Nonostante ciò, Rudolph Giuliani, in qualità di avvocato personale di Trump continua il suo peregrinaggio nelle corti federali dei vari Stati per trovare almeno un giudice che possa prendere in considerazione la possibilità di imbastire un processo sulle sue congetture... visto che prove di brogli finora non è stato in grado di fornirle. L'ultima tappa del suo peregrinare lo ha portato in Michigan.

Dopo queste premesse, la notizia del giorno è l'incredibile discorso di Trump che dalla Casa Bianca, in un video di 46 minuti da lui definito come probabilmente "il discorso più importante" che avesse mai fatto, ha ribadito che il risultato delle ultime elezioni presidenziali è stato falsato: 

"Questa elezione è stata truccata. Lo sanno tutti", ha detto Trump per poi aggiungere: "Il nostro Paese ha bisogno di qualcuno che dica hai ragione... Se non sradichiamo la frode, la tremenda e orribile frode che ha avuto luogo nelle nostre elezioni del 2020, non avremo più un Paese".

Trump ha anche affermato che il sistema di voto elettronico utilizzato in molti Stati, Dominion, era "molto sospetto" e che i voti espressi per lui sono stati poi assegnati a Biden. 


Trump, ancora una volta, non ha fornito uno straccio di prova delle accuse da lui formulate, salvo rendere sempre più gravi le sue affermazioni per alimentare il livello di tensione nel Paese, facendo leva sui "senza cervello" muniti di armi di ogni tipo a cui da sempre strizza l'occhio. 

Forse Trump vuole arrivare allo scontro, alla guerra civile, per conservare l'incarico? A questo punto, considerando anche il video surreale da lui diffuso, nessuna ipotesi è da scartare.

Di certo è che quanto lui sta facendo, ma forse sarebbe più opportuno dire orchestrando, non ha nulla a che vedere con la Costituzione americana e con la democrazia.

Fin quando il partito repubblicano, a partire dai membri eletti al Congresso, avrà intenzione di supportare un tale personaggio? 

Oltretutto i senatori repubbliani David Perdue e Kelly Loeffler dovranno affrontare il voto degli elettori della Georgia per mantenere i seggi per il GOP nelle elezioni che si svolgeranno il 5 gennaio. E Trump, il prossimo fine settimana, si prepara ad anndare in Georgia per supportare la loro candidatura... una mossa che potrebbe rivelarsi un abbraccio mortale per il partito repubblicano che rischierebbe così di perdere la maggioranza al Senato, consegnando a Biden un Cogresso a maggioranza democratica.

Autore Antonio Gui
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