La Florida vieta l'uso dei social ai minori di 14 anni
La Florida ha adottato la linea dura in relazione all'uso dei social network da parte dei minori. Il governatore dello Stato, Ron DeSantis, ha licenziato una legge che a partire dal 2025 ne vieterà l'uso ai minori di 14 anni. La nuova normativa è adesso la più stringente, negli Stati Uniti, per l'uso di tali piattaforme.
Secondo la nuova legge, i minori di 14 anni non potranno avere un account sui social network. Inoltre, per gli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 15 anni che desiderano aprire un profilo sulle piattaforme di condivisione online, sarà necessaria l'autorizzazione dei genitori.
La Florida è il primo stato a legiferare sul rapporto tra minori e social network, ma il dibattito si sta diffondendo ad altri Stati. Mentre alcuni sostengono che queste misure sono necessarie per proteggere i minori da potenziali pericoli online, altri ritengono invece che tali restrizioni potrebbero violare i diritti dei minori.
A New York City, il sindaco Eric Adams ha fatto causa ai social media sostenendo che rappresentano "un pericolo per la salute pubblica" e sono dannosi per la "salute mentale", soprattutto dei giovanissimi.
In Utah lo scorso marzo è stato approvato il Social Media Regulatory Act, secondo cui le piattaforme devono verificare l'età degli utenti nuovi ed esistenti: se un utente ha meno di 18 anni deve ottenere il consenso dei genitori, consentendo loro di accedere a tutti i post e i messaggi dei figli, anche se lo Stato sta ora facendo marcia indietro.
"Un bambino nel suo sviluppo cerebrale - sostiene il presidente (anch'egli repubblicano) della Camera della Florida, Paul Renner - non ha la capacità di capire che viene risucchiato da queste tecnologie che creano dipendenza, non riesce a vederne i rischi e ad allontanarsene. Per questo motivo dobbiamo intervenire per loro".
Un portavoce di TikTok ha assicurato che la società ha adottato politiche per proteggere gli adolescenti e continuerà a lavorare per mantenere la piattaforma sicura, mentre per ora Meta, Snap, e X non commentano.