di Federico Manghesi - La Nations League arriva alla sua conclusione con Croazia-Spagna. Le due formazioni si affrontano sul campo neutrale di Rotterdam. La Spagna, dopo aver espugnato l’Italia per 2 a 1 e la Croazia dopo la vittoria per brg con l’Olanda. L’ultimo incontro tra le due nazionali si era disputato a Euro 2020 (il 27 Giugno 2021) per gli ottavi di finale e si era concluso con il 5 a 3 per gli iberici.
LA PARTITA La prima mezz’ora di gioco vede le due squadre equivalersi, senza che nessuna delle due riesca a prevalere sull’altra, sia a livello di possesso palla che di occasioni da rete. I minuti che seguono il trentesimo vedono la Croazia rendersi più pericolosa, ma arrivando difficilmente al tiro: lo fa una volta con un colpo di testa di Perisic, che però incontra la presa sicura di Unai Simon.
Verso la fine del primo tempo la Spagna prova a farsi vedere e trova un’occasione con Morata, che su cross di Jordi Alba cerca un colpo di testa che non trova lo specchio della porta. Al ’44esimo occasione per le furie rosse: calcio di punizione da buona posizione che porta ad un lancio per innescare Le Normand, ma il passaggio è calibrato male, e il pallone termina sul fondo.
Il primo tempo si chiude quindi senza particolari opportunità, ma con un sostanziale equilibrio tra le due formazioni.
Nella ripresa la Croazia va vicino al vantaggio: cross di Perisic, uscita a vuoto di Simon, ma l’opportunità non viene concretizzata. In risposta la Spagna ci prova con un colpo di testa di Asencio, alto sopra la traversa.
Anche nel secondo tempo la partita si attiene su livelli alti, con squadre molto corte ed una buona intensità, buon giro palla e molto movimento lungo le catene laterali. Ciononostante nessuna delle due squadre si rivela molto pericolosa in zona tiro e i portieri non vengono quasi mai chiamati in causa, neanche sul a conclusione di Rodri dalla distanza al ’65.
Dal ’70 le squadre iniziano ad allungarsi, il gioco comincia gradualmente a scendere di intensità e il possesso palla comincia ad essere più frammentato.
A centrocampo Modric si rende perno delle azioni croate, con una tecnica cristallina e una visione di gioco a tuttotondo. All’83 la Spagna sfiora il gol con il suo numero 12 Ansu Fati, ma Perisic salva il pallone sulla linea.
Negli ultimi minuti la Spagna trova delle energie nascoste e aumenta il pressing costringendo spesso gli avversari all’errore in fase di disimpegno. Dopo una buona occasione di Asencio, che da una buona angolazione manca la porta, la partita volge verso la conclusione in parità. Sono tempi supplementari.
Nel primo supplementare colpisce soprattutto un tiro di Dani Olmo da ottima posizione, che sfiora la traversa e va alto. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato, il secondo supplementare vede nei primi 5 minuti un vero e proprio assedio delle Furie Rosse che mettono in seria difficoltà i croati, che, anche quando riescono a uscire dalla loro metà campo, riescono raramente ad intimorire la difesa avversaria.
La pressione degli spagnoli porta loro numerosi calci d’angolo, spesso non sfruttati a dovere. Verso la fine i ritmi di gioco calano inevitabilmente e nessuna delle due squadre riesce a schiodarsi dal pari. Calci di rigore!
Decisivo il rigore di Majer: il croato cerca di spiazzare Simon tirando al centro, ma il portiere spagnolo la para con i piedi. Perisic al rigore dopo tiene viva una speranza per la Croazia e l’errore di Laporte porta la serie a oltranza.
Unai Simon para anche il rigore di Petkovic e regala il match point a Carvajal, che lo concretizza e porta la sua squadra alla vittoria della Nations League.
La Spagna vince la partita e si aggiudica la terza edizione della competizione, secondo posto per la Croazia che chiude rispettivamente sopra Italia e Olanda.