Dal 7 al 25 febbraio, presso il Cinema Spazio Oberdan di Milano, la Fondazione Cineteca Italiana propone un omaggio in 11 film dedicato al regista danese Lars von Trier.

Provocatore, dentro e fuori dal set, celebre per aver fondato insieme a Thomas Vinterberg il movimento Dogma 95 inaugurato con il film Idioti (una serie di regole di regia cui attenersi per contestare il linguaggio codificato hollywoodiano), von Trier ha firmato autentici capolavori, facendo incetta di premi soprattutto al festival di Cannes.

Tra i suoi lavori in programma, da segnalare The Kingdom – Il regno, miniserie televisiva di grande successo a metà tra horror e commedia.

Tra gli altri lungometraggi, il minimalista e sperimentale Dogville, primo film di una trilogia, per il momento rimasta incompiuta, chiamata “USA – Terra delle opportunità” cui appartiene anche Manderlay. Il progetto narra le vicende di una giovane idealista di nome Grace nell’America degli anni Trenta.

È ambientato in Nord America anche Dancer in the Dark, girato interamente con camera a mano e definito dal suo autore un anti-musical. L’operaia Selma, interpretata dalla cantante islandese Björk, consuma il proprio dramma lavorativo e familiare lasciandosi andare a momenti di canto e ballo che sono l’evasione ideale dalla realtà della paura.

In calendario anche Le onde del destino, vibrante storia di una follia pura, e Il grande capo, realizzato attraverso una nuova trovata registica, l’automavision: una camera fissa controllata da un computer che decide, in maniera del tutto casuale senza apparenti linee guida, che cosa riprendere, se fare uno zoom o una panoramica, un primo piano o un piano americano.

Più recente è la cosiddetta "trilogia della depressione", legata a un periodo di malattia dello stesso Von Trier, che con questi tre film tenta di risollevarsi attraverso la narrazione cinematografica. Lo splendido Antichrist, attraverso la storia di una coppia che tenta di reagire alla perdita del proprio bambino, si interroga sulla malignità della Natura e sula forza dell’uomo nella lotta contro di essa. Non troppo lontano, anche se forse meno cinico, il seguente Melancholia: la crisi di due sorelle molto diverse durante e dopo il matrimonio della più giovane, alle porte di un’apocalisse inevitabile.

Infine, non poteva mancare l’ultima ambiziosa opera del regista, Nymphomaniac, percorso filmico in due volumi da quattro capitoli ciascuno incentrato sulla vita di Joe, una donna fortemente segnata da un ipererotismo che ne ha dominato quasi tutti i tempi e gli spazi, complicando e danneggiandone i rapporti sociali, familiari e affettivi.



CALENDARIO PROIEZIONI

7 febbraio ore 21.00
Melancholia
R. e sc.: Lars von Trier. Int.: Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Charlotte Rampling, John Hurt, Alexander Skarsgard. Dan./Fr., 2011, 130’.
La storia di due sorelle sullo sfondo di una catastrofe: un pianeta minaccioso, infatti, è entrato nell'orbita terrestre e sta mettendo in serio pericolo la sicurezza della Terra.
Premio per la miglior interpretazione femminile a Kirsten Dunst al festival di Cannes 2011.
Prima della proiezione: 20 minuti a proposito di Lars von Trier a cura dell'archivista Luigi Boledi.

8 febbraio ore 16.30
Dancer in the Dark
R. e sc.: Lars von Trier. Int.: Björk, Catherine Deneuve, Peter Stormare, Vladan Kostig, David Morse, Cara Seymour. Danimarca/Svezia/Francia, 2000, 139’.
Selma è un’emigrante cecoslovacca, ragazza madre, che lavora negli Stati Uniti in una fabbrica di campagna. La sua passione è il musical hollywoodiano e grazie ad essa riesce a sopportare il suo grande dolore: sta perdendo la vista a causa di una malattia di cui è affetto anche il figlio.
Palma d’oro per il miglior film e la migliore attrice (Björk) al Festival di Cannes 2000.

10 febbraio ore 21.15
Genesis 1
R.: H-57. Italia, 2017, 2’.
Lars Von Trier ci ha abituati a un cinema carnale, fatto non solo di emozioni ma anche di materia, di sensazioni tangibili che vengono trasportate dallo schermo al nostro corpo. Un cinema materico, che si può quasi toccare. Un cinema che, quando lo vedi, ti riempie di interrogativi, che non ti lascia indifferente. Genesis 1 è un po’ questo, è il tentativo di creare delle sensazioni sfruttando immagini e suoni, raccontare una storia che si tramuti in qualcosa di fisico, che tenti di dare delle spiegazioni ai grandi misteri dell’universo. Genesis 1 forse non darà nessuna risposta ma, come il regista danese, creerà delle domande.

Nimphomaniac vol 1 – Director’s Cut
R.: Lars von Trier. Int.: Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgard, Wilem Dafoe, Stacy Martin, Mia Goth. Danimarca, 2014, 148’, v.o. sott. it.
L’anziano Seligman, uscito per fare la spesa in una giornata nevosa, trova a terra il corpo insanguinato di una donna, Joe. La porta nel suo appartamento e la soccorre. Qui Joe gli rivela di essere una ninfomane. Se vuole può raccontargli la sua vita ma sarà una lunga narrazione che prende le mosse dai libri di anatomia del padre medico per poi passare alle competizioni con una coetanea a chi ha più rapporti nel corso di un viaggio in treno. Ma è solo l'inizio.
Vietato ai minori di 18 anni.

11 febbraio ore 17.15
Il grande capo
R. e sc.: Lars von Trier. Int.: Fridrik Thor Fridriksson, Jens Albinus, Jean-Marc Barr, Peter Gantzler. Danimarca-Svezia, 2006, 99’.
Il proprietario di una società d'informatica mette in vendita l'azienda e per coprire una serie di scelte impopolari decide di inventarsi la figura di un finto presidente, che nessuno ha mai visto. Tuttavia, quando i possibili acquirenti della società cominciano a insistere per incontrare faccia a faccia il Boss, l'uomo assume un attore fallito per interpretarne il ruolo.

12 febbraio ore 16.30
Idioti
R., sc. e fot.: Lars von Trier. Int.: Julie Wieth, Lillian Tillegreen, Kirsten Vaupel, Birgit Conradi, Marina Bouras. Danimarca, 1998, 107’, vo. sott. it.
Un gruppo di giovani si ritrova in una casa di periferia per tentare di praticare l'assoluta idiozia, di rinunciare al controllo non secondo le "regole della follia", ma secondo l'impresentabilità dei tonti. Gli idioti disturbano nei ristoranti, scandalizzano il vicinato e gli assistenti sociali, corrono nudi per strada, nel tentativo di sovvertire le regole della cosiddetta “normalità”.

12 febbraio ore 20.30
Nimphomaniac vol 2 - Director’s Cut
R.: Lars von Trier. Int.: Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgard, Shia LaBeouf, Christian Slater. Danimarca, 2014, 178’, v.o. sott. it.
Joe prosegue la narrazione della sua vita in rapporto con la sessualità mentre l'anziano Seligman la ascolta suggerendo, talvolta, inattesi paralleli. Apprendiamo così che il blocco dell'orgasmo con cui si chiudeva il primo volume continua e Jerome è, obtorto collo, costretto ad accettare che Joe cerchi altri uomini per trovare soddisfazione. Questo però non impedisce che nasca un figlio la cui presenza non contribuirà però a cementare la coppia. Tra esperienze con africani ed esplorazioni del proprio versante masochistico, Joe scoprirà anche l'interesse per un rapporto lesbico.
Vietato ai minori di 18 anni.

13 febbraio ore 17.30
Le onde del destino
R. e sc.: Lars von Trier. Capitoli introduttivi e sequenze animate: Per Kirkeby. Int.: Emily Watson, Stellan Skarsgård, Katrin Cartlidge, Jean-Marc Barr, Adrian Rawlins. Danimarca/Svezia, 1996, 158’.
Bess, una giovane scozzese, si innamora profondamente di un giovane operaio, Jan. I due si sposano, nonostante le disapprovazioni, e vivono una breve felicità coniugale. Jan ha un incidente sul lavoro e, scoprendo di non poter avere più rapporti con la moglie, la incita a cercare un altro uomo. I fatti prenderanno però, una piega inaspettata.
Gran premio della Giuria al Festival di Cannes 1996.

14 febbraio ore 19.00
Antichrist
R. e sc.: Lars von Trier. Int.: Charlotte Gainsbourg, Willem Dafoe. Ger./Dan./Fr./Pol./It./Svezia, 2009, 104’.
Alla morte del figlio, una coppia in lutto che sta cercando di ritrovare un po' di serenità si trova sopraffatta da misteriose forze della natura.
Premio per la miglior interpretazione femminile a Charlotte Gainsbourg al festival di Cannes 2009.

18 febbraio ore 18.45
Dogville
R. e sc.: Lars von Trier. Int: Nicole Kidman, Stella Skarsgard, Siobhan Fallon, Patricia Clarkson. Danimarca/Francia/Svezia/Norvegia, 2003, 135’.
1929, a Dogville giunge la giovane e affascinante Grace, inseguita da dei gangsters. Molto presto la vita del luogo sarà sconvolta dalla sua presenza. I cittadini, spronati da Tom, acconsentono a nasconderla, ma in cambio Grace deve lavorare per loro. La sfruttano e la umiliano in ogni modo, ma la donna avrà la sua vendetta.

22 febbraio ore 18.30
Manderlay
R. e sc.: Lars von Trier. Int: Bryce Dallas Howard, Isaach De Bankolé, Willem Dafoe, Danny Glover. Danimarca-Francia-GB-Svezia, 2005, 139’.
Stati Uniti, 1933. Grace ha lasciato Dogville insieme al padre e deve cercare un nuovo posto dove stabilirsi. Il viaggio è lungo, nessun posto sembra adatto. Passando per l’Alabama Grace entra in contatto con gli abitanti di una remota piantagione di cotone, “Manderlay”, e scopre un mondo fatto di schiavitù, repressione e ingiustizia.

24 febbraio ore 21
The Kingdom – Il regno
Regia: Lars von Trier, Morten Arnfred. Scenegg.: L. von Trier, Tómas Gislason. Int.: E.-H. Järegård, K. Rolffes, H.-J. Hansen, S. Pilmark, G. Nørby, J. Okking, B. Raaberg, Baard Owe, U. Kier, P. Mygind, V. Jensen.
Danimarca, 1994, due parti per complessivi 4 episodi da 63’, 65’, 69’, 75’ (tot. 272’).
Il Regno è il nome di un ospedale danese nel quale lavora un chirurgo tanto pieno di sé quanto incompetente. La sua incapacità causa danni irreparabili a una ragazzina che sprofonda in una sorta di stato catatonico. Di lì a poco, fra le mura dell’ospedale comincia ad apparire il fantasma di una bambina morta ai primi del secolo in circostanze misteriose. Un altro medico, con l’aiuto di una medium, indagherà sulla vicenda, fino a scoprire la terribile verità.