La calvizie è una patologia che colpisce milioni di persone, ma è possibile curarla?
Fabrizio Labanti da più di 20 anni si occupa di soluzioni per i problemi ai capelli, fonda 16 anni fa Benesserecapelli e crea il Patch Cutaneo, un prodotto altamente rivoluzionario che evita le complicazioni delle protesi tradizionali.
L’invenzione di Labanti si posiziona come la soluzione migliore che ci possa essere ai giorni nostri; sono tantissime le persone di entrambi i sessi che soffrono di alopecia o che si ritrovano a dover fare i conti con le calvizie.
Labanti da vita a una nuova figura professionale chiamata hair-designer, il termine identifica l’architetto dei capelli, ossia colui che è in grado, sia su una donna che su un uomo, di scardinare i canoni classici e trasformare e rifondare l’immagine in un qualcosa di nuovo che fa uscire la personalità dell’individuo rendendolo unico.
L’hairdesigner sta al parrucchiere come l’architetto sta al falegname, equazione che ridisegna lo staff di qualsiasi atelier, che deve necessariamente avere al suo interno un haidesigner per dare la possibilità ai propri stylist di agire su geometrie e volume ottimizzati.
L’immagine oggi ha un’importanza comunicazionale rilevante, motivo per cui non possiamo più basarci su collezioni preconfezionate e replicabili su tutti i clienti ma trasformare ogni cliente in una sua personale collezione che lo valorizzi e accresca sia la sua immagine che la sua autostima. La ricerca dell’individuo e non dell’immagine permette all’hairdesigner di generare immagini, volumi e geometrie (anche attraverso il patch) per modellare con la materia, la luce e la texture l’acconciatura con l’obiettivo che lo stesso volto risulti più bello ma soprattutto unico.
Fabrizio propone una soluzione alternativa e innovativa per persone che si avvicinano alla medicina estetica cercando modalità non chirurgiche per problemi di calvizie e diradamento cutaneo, patologie che possono essere vissute, soprattutto in giovane età, come una grave limitazione fisica e causare problemi psicologici e relazionali.
Ci racconta Fabrizio:
“In linea generale ho riscontrato, attraverso le consulenze preliminari a cui i nuovi clienti vengono sottoposti, che decine di migliaia di soggetti si sottopongono ogni anno ad estenuanti interventi di chirurgia estetica più o meno invasivi”.
Continua:
“Dall’esperienza che ho sviluppato sul “campo”, incontrando moltissime persone ho avuto la possibilità, da spettatore privilegiato, di capire nel profondo cosa può innescare in una persona a livello psicologico la perdita di capelli e quali impatti devastanti può avere tale modifica del suo aspetto fisico, che nei casi più gravi arriva a generare psicosi e ansie. “
Ma in che modo Fabrizio riesce ad aiutare le persone che ne hanno bisogno? In cosa consiste precisamente il Patch Cutaneo e perché è così rivoluzionario e all’avanguardia?
Oltre ad essere il primo e unico metodo di trapianto non chirurgico e non invasivo, gli step per realizzare il Patch Cutaneo sono diversi: per prima cosa si prendono le misure della zona da infoltire: un hair designer creerà l’avatar, ossia il calco della testa del paziente, dal quale successivamente sarà creato il Patch Cutaneo.
Si tiene conto di tutti gli elementi fondamentali: dalla forma della testa alla direzione dei capelli naturali passando per tutti i dettagli che creeranno un risultato finale naturale.