"C'è una società di lobbying italiana che ha elaborato uno studio sugli ultimi tre anni in Parlamento del Movimento 5 Stelle." Così iniziava un post su facebook di Luigi Di Maio, deputato 5 Stelle vicepresidente della Camera, che introduceva  la sua partecipazione alla presentazione del rapporto in cui sono state analizzate le proposte del Movimento 5 Stelle ed il conseguente comportamento dei rappresentanti del Movimento.

Nella parte conclusiva del post, Di Maio dice anche che si è "discusso di regolamentazione delle lobbies", precisando che "io non ce l'ho con le lobbies. Esiste la lobby dei petrolieri e quella degli ambientalisti, quella dei malati di cancro e quella degli inceneritori. Il problema è la politica senza spina dorsale, che si presta sempre alle solite logiche dei potentati economici decotti."

E quale sarebbe il problema di tale affermazione? Non si capisce, visto che Di Maio mette in contrapposizione, per fare un esempio, coloro che supportano gli interessi di pochi con coloro che supportano gli ineressi di tutti. Eppure, per il Partito Democratico si è trattato di uno scandalo, subito rilanciato come tale da gran parte, se non tutta, l'informazione nazionale, senza che questa avesse letto cosa Di Maio avesse scritto.

Ecco un florilegio dell'indignazione democratica estratto da un articolo del sito Unita.tv.

Andrea Marcucci,  senatore Pd:  «Sulle persone malate di cancro paragonate ad una lobby, Di Maio tocca il punto più basso. La cosa incredibile è che a pronunciare tali assurdità sia un signore che fa il vicepresidente della Camera».

Ernesto Carbone, deputato PD: «Definire lobby coloro che hanno avuto la sfortuna di avere un tumore lascia esterrefatti. Ma lascia ancora più sorpresi che ciò venga detto proprio quando Di Maio incontra lobbies vere. Si è trattato del tentativo di far passare in secondo piano, proprio con una gaffe gravissima fatta ad arte, l’incontro con quei gruppi di pressione sempre demonizzati? In tutti i casi si scusi e si vergogni, e abbia rispetto per il dolore altrui questo gattopardo pseudomoralista».

Alessia Morani, deputata PD: «Sono senza parole. Di Maio per giustificare il suo incontro con le lobbies dà dei lobbisti ai malati di cancro #schifo».

Alessia Rotta, responsabile comunicazione PD, su Twitter: «Di Maio si scusi per avere parlato dei malati di cancro come di una lobby #vergogna».

Sandra Zampa, vicepresidente PD:  «Esiste la lobby dei malati di cancro e quella degli inceneritori. Si resta senza fiato a leggere queste parole messe nero su bianco non da una persona qualunque ma dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. Un parlamentare che, evidentemente, non sa o non ha capito niente della patologia evocata con tanta superficialità oggi per illustrare la propria opinione sulle lobbies. Un parlamentare giovane che si proclama al servizio dei cittadini ma che manca del più elementare senso di rispetto nei loro confronti. L’esperimento della democrazia pentastellata rivela ogni giorno il suo lato oscuro. Oggi ancora più buio».

Considerato il clamore creato dal PD, Di Maio si è sentito in dovere, per chi ne avesse avuto bisogno, di precisare la precedente affermazione con un nuovo post in cui afferma che «in Parlamento ci sono portatori di interessi negativi, come quelli degli inceneritori, e portatori di interessi positivi, come quelli appunto delle associazioni dei malati di cancro, che devono poter dialogare con le istituzioni affinché il Parlamento approvi leggi a favore del loro diritto alla salute».

Come i fatti dimostrano, la polemica nata e creata ad arte è di poco conto, inutile e, soprattutto, insistente. Quello che semmai indigna è il fatto che persone pagate annualmente con decine e decine di migliaia di euro, perché si occupino degli interessi del paese, trovino il tempo per occuparsi, oltretutto in maniera insensata, di cosa dica e faccia un parlamentare dell'opposizione per poi fare propaganda politica. Le elezioni sono previste nel 2018. È possibile pretendere che Carbone e i suoi colleghi si occupino del paese e lo facciano, possibilmente, producendo anche provvedimenti utili e sensati?  È chieder troppo?