Istat ha rilasciato giovedì il sesto rapporto prodotto dall'Istituto di statistica insieme all'Istituto Superiore di Sanità in cui è riassunta una sintesi delle principali caratteristiche di diffusione dell'epidemia da Covid-19 e del suo impatto sulla mortalità totale del 2020 e un'analisi dettagliata della nuova fase epidemica che, nel primo quadrimestre 2021, si caratterizza anche per la progressiva diffusione della vaccinazione Covid-19.

Come già indicato nei precedenti rapporti Istat-Iss, l'evoluzione della mortalità totale del 2020 e del 2021 è stata confrontata, a parità di periodo, con la media dei decessi del quinquennio 2015-2019. Nel 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015- 2019 (15,6% di eccesso).

Considerando le variazioni nei tassi standardizzati di mortalità, ottenuti rapportando i decessi alla popolazione a parità di struttura per età, la mortalità ha registrato nel 2020 un aumento del 9%, a livello nazionale rispetto alla media del quinquennio 2015-2019; le regioni che riportano aumenti significativamente più alti della media nazionale sono il Piemonte, la Valle D'Aosta, la Lombardia e la Provincia autonoma di Trento. Le Regioni del Centro e del Mezzogiorno non mostrano variazioni rilevanti.

Analizzando la diffusione del virus nei primi mesi del 2021 le Province con il maggior tasso di incidenza sono state quelle del versante Nord-orientale: Bologna, Gorizia, Forlì-Cesena, Udine, Rimini, Bolzano. Molto bassa appare l'incidenza in alcune province della Sardegna (Sud
Sardegna, Oristano, Sassari), in alcune Province della Calabria (Catanzaro, Cosenza, Crotone) e della Sicilia (Ragusa, Enna, Agrigento).

Rispetto all'intero anno 2020, nei primi quattro mesi del 2021 l'impatto dei decessi per Covid-19 sui decessi totali è aumentato soprattutto nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno; questo accade sia perché è aumentata la capacità di rilevazione dei decessi Covid-19 da parte delle Regioni sia per lo scenario di diffusione del virus che è notevolmente mutato interessando le regioni del Centro e del Mezzogiorno, le quali avevano registrato una scarsa presenza del virus nella prima ondata (marzo-maggio 2020).

La stima del contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità generale conferma come l'impatto sia più marcato nel genere maschile. Si evidenzia inoltre come la fascia di età in cui si riscontra un'incidenza maggiore di decessi Covid-19 sui decessi totali sia la 65-79 anni, in questa classe un decesso su 5 è attribuibile al Covid-19.

Uno studio recente pubblicato sulla rivista British Medical Journal che ha mostrato gli eccessi in diversi paesi standardizzando per età, ha evidenziato che l'eccesso di mortalità nel nostro Paese è risultato inferiore a quello registrato in altri paesi Europei, tra i quali Spagna, Belgio e Regno Unito, e negli Stati Uniti.