24 ore di sciopero venerdì 24 settembre per tutto il personale del trasporto aereo, con manifestazioni in tutti gli aeroporti italiani. La giornata di protesta è stata organizzata in difesa dei lavoratori di Alitalia, Air Italy, Ernest, Blue Panorama, Air Dolomiti, Norwegian, di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti nel nostro Paese, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore.
In occasione dello sciopero alcune migliaia di dipendenti Alitalia hanno manifestano prima davanti allo scalo di Fiumicino e poi si sono mossi in corteo verso l’autostrada Roma-Fiumicino, nonostante l'opposizione delle forze dell’ordine, bloccando il traffico verso l’aeroporto.
Così Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti hanno commentato la giornata di sciopero:
"Com'era prevedibile l'adesione allo sciopero è stata molto alta, con punte del 100% in alcuni aeroporti, nonostante l'eccezione di Enav. Da mesi chiediamo l'intervento del Governo per garantire la tenuta industriale del settore. Siccome per noi non ci sono figli e figliastri, ricordiamo tutti i temi per noi indifferibili e che non ci stanchiamo di portare all'attenzione dei quattro Ministeri: il blocco dei licenziamenti sino ad avvenuta ripresa del comparto; la rivisitazione del piano nazionale degli aeroporti; la vertenza Alitalia/ITA, che coinvolge circa 10.500 lavoratori, per i quali chiediamo un programma di ammortizzatori sociali che duri per tutta la durata del piano industriale della nuova compagnia di bandiera, al fine di tutelare tutti i lavoratori. Fino ad ora registriamo la grande assenza del Governo dalla trattativa mentre per noi è imprescindibile il mantenimento dei livelli occupazionali. A quella si aggiunge la vertenza Air Italy con 1.322 lavoratori per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento; la crisi delle compagnie aeree Norwegian, Ernest e Blue Panorama e delle compagnie aeree straniere basate in Italia tutte sotto regime di ammortizzatori sociali e le vertenze verso quelle società che rifiutano il confronto con il sindacato. Serve il rifinanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo (Fsta) e l'avvio di un confronto immediato affinché vengano emessi una serie di provvedimenti integrativi e correttivi della attuale normativa riguardo il complesso degli ammortizzatori sociali del settore. Chiediamo - sottolineano i sindacati - l'applicazione puntuale dell'articolo 203 del decreto Rilancio sul contratto collettivo nazionale di settore per combattere il dumping sociale e salariale attuato da quelle imprese che applicano regolamenti unilaterali o contratti aziendali con salari inferiori al ccnl. Per tutti questi motivi la mobilitazione continua ad oltranza fino a quando non riceveremo risposte adeguate".