Palazzo Chigi ha dimenticato di riportare che al G7 di Hiroshima Giorgia Meloni ha avuto un colloquio anche con Trudeau. Ecco perché
Sabato, una nota di Palazzo Chigi ci informa che "il Presidente [sic, ndr] del Consiglio, Giorgia Meloni, partecipa oggi ai lavori della seconda giornata del Vertice G7, che si tiene a Hiroshima dal 19 al 21 maggio".
"A margine dei lavori, che oggi sono stati estesi ai Paesi Partner del G7 e alle Organizzazioni internazionali", prodegue la nota, "il Presidente Meloni ha avuto incontri bilaterali con il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky".
Venerdì, ci informa sempre il sito di Palazzo Chigi, sua Eccellenza il presidente Meloni ha incontrato il cancelliere della Germania, Olaf Scholz, con cui ha parlato della sua prossima visita in Italia e della "crescita delle sinergie fra i sistemi industriali di Italia e Germania, i più grandi d’Europa", e il primo ministro britannico, Rishi Sunak, nonostante l'incontro di poche settimane fa avvenuto tra i due a Londra. "L’intensità del continuo dialogo fra Meloni e Sunak - dichiara Palazzo Chigi - testimonia come i rapporti fra Italia e Regno Unito stiano sperimentando un forte rilancio".
E poi? Secondo il sito del Governo, Meloni ieri non avrebbe avuto altri colloqui... ma non è così.
Infatti, quello che non riporta Meloni, lo possiamo leggere sul sito del primo ministro canadese, Justin Trudeau che ieri, per l'appunto, ha avuto un incontro faccia a faccia con la premier italiana:
"I primi ministri hanno discusso un'ampia gamma di priorità condivise, in particolare nell'ambito del G7. Hanno anche discusso della necessità di un'azione congiunta coordinata per fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina di fronte all'invasione illegale e ingiustificabile della Russia. Hanno convenuto di continuare a sostenere le esigenze di difesa e gli sforzi di ricostruzione dell'Ucraina e di ritenere la Russia responsabile della sua brutale aggressione militare. I leader hanno discusso della necessità di resistere come democrazie basate su regole contro i tentativi di coercizione economica e di interferenza, anche da parte della Cina.Riconoscendo i profondi legami interpersonali tra i due paesi, i leader hanno ribadito il loro impegno a continuare a rafforzare le opportunità di lavorare insieme, anche attraverso nuovi partenariati commerciali, di investimento e di innovazione. Hanno anche discusso le strade per una maggiore collaborazione bilaterale in aree come le scienze della vita, l'energia, la tecnologia pulita e la sicurezza economica. Il primo ministro Trudeau ha sottolineato il valore dell'accordo economico e commerciale globale (CETA) tra Canada e Unione europea come strumento per aumentare ulteriormente il commercio e gli investimenti bilaterali. Il Primo Ministro Trudeau ha sottolineato l'importanza dell'ambizione e dell'unità nell'affrontare le minacce alla democrazia, come la disinformazione e gli attacchi informatici, e nella riforma delle istituzioni finanziarie internazionali per migliorare l'accesso ai finanziamenti per i paesi emergenti".
E poi i due leader hanno anche scambiato opinioni sull'importanza di proteggere e difendere i diritti umani, compresi i diritti delle persone "2SLGBTQI+".
Trudeau - riportano i media canadesi - avrebbe detto alla Meloni che "il Canada è preoccupato per alcune delle posizioni che l'Italia sta assumendo in termini di diritti Lgbt".
E alla Meloni, a quel punto, è andato il sangue agli occhi, definendosi sorpresa (riportano i media italiani imbeccati da Palazzo Chigi), rispondendo che il suo governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni (così il sito del premier canadese).
E quanto sia stato duro, per la Meloni, il colpo allo stomaco ricevuto in tema di diritti civili, lo testimonia il fatto che l'incontro con Trudeau sia scomparso dalle pagine del sito di Palazzo Chigi.
Morale. I conservatori, quelli veri, si definiscono tali in relazione alle politiche di carattere economico che mettono in campo. Loro non si occupano di diritti civili e scelte nel modo di vivere degli amministrati. Invece, quelli che come la Meloni e i suoi alleati impongono agli altri come devono vivere, con chi devono vivere, quali religioni devono professare, ecc... non sono conservatori, sono semplicemente dei (post) fascisti.
E se c'è un Trudeau che lo dimostra i (post) fascisti nascondo la notizia, perché gli italiani non inizino a farsi delle domande.