Hollywood: Un sogno americano.
Tutto può accadere nella vita. Lotti, ti dai da fare ma i risultati non arrivano.
Continui a lavorare su te stesso e a testa bassa e un bel giorno, sei contattato da chi conta veramente.
Così, punti molto in alto e proponi il titolo più difficile da realizzare che esista: La Gioconda. Una sfida che viene praticamente subito accettata.
Ti chiedono di fare un prospetto generico e iniziale tanto più per curiosità che per altro e ti richiedono il progetto intero della serie.
Da qui, il sogno americano che volge in direzione di partenza. Raveggi parte per Los Angeles, rimane incantato dall’accoglienza e dal sublime livello di professionalità.
Lì, parla molto del suo cast dei desideri e viene ascoltato con attenzione. Ha chiesto fra gli altri diversi premi Oscar, alcuni condivisi, altri da rivedere o definire.
Di ritorno dagli States, un compitino da fare di “sole” 500 pagine oltre lo script degli episodi.
Tutto assolutamente da dettagliare: Dal diadema, ai gioielli, al trucco e parrucco di ogni singolo personaggio/attore man mano che vien definito, dettagli di ogni costume nei colori compreso, scenografie, location, stanze, giardini, di tutto e di più basta che sia studiato ogni minimo particolare.
E la premessa definitiva che il progetto il quale sarebbe dovuto partire per primo, la serie denominata “La Lupa di Francia” complice Isabella di Francia regina del Medio Evo, ha lasciato gli onori e gli oneri di partenza, all’ancor più famosa e appetibile “Monna Lisa”.