Ciao Gino,
oggi è una giornata storica, abbiamo depositato 630.000 firme per il Referendum Cannabis e tra queste c’è anche la tua! Sei tra le prime persone che hanno sottoscritto il primo referendum della storia Italiana interamente online.È stato un successo: il sito di raccolta firme ha retto a colpi di 12.000 firme all’ora! Nelle ultime settimane, per di più, oltre 1.600 persone hanno portato la mobilitazione anche nelle piazze, per far vedere ai nostri avversari che esiste un movimento antiproibizionista e non solo dei “click”. Gino, fai parte di questa grande iniziativa di partecipazione!Eccoci oggi, davanti alla Corte di Cassazione per il deposito, per la festa più bella prima di quelle che devono ancora venire! Ora la Cassazione controllerà le firme e la regolarità del quesito, poi entro gennaio dovrà arrivare il parere di legittimità da parte della Corte Costituzionale. Ma gli sforzi per portare a votare sulla cannabis milioni di Italiani informati iniziano da subito.Ci siamo incontrati in occasione di questa straordinaria campagna, spero che saremo insieme per continuare a lottare per la libertà e la legalità 💚 🌱A presto,
Marco Perduca
Questa la mail che i firmatari del referendum per la legalizzazione della cannabis hanno ricevuto quest'oggi con cui vengono informati che le firme pro referendum sono state depositate in Cassazione.
Un colpo durissimo per la sora Meloni, onorevole e presidente di Fratelli d'Italia, tanto che si è subito sentita in dovere di dichiarare alla stampa:
"Nel giorno in cui avviene il deposito delle firme per la presentazione del referendum per la legalizzazione della cannabis Fratelli d’Italia annuncia che è disponibile a mettere tutta la sua struttura a disposizione, nel caso in cui il referendum dovesse essere accolto dalla Corte Costituzionale, per organizzare il Comitato per il no al referendum. Noi crediamo che sia una follia, nella nazione che ha il più alto tasso di abuso di utilizzo di droghe presuntamente [sic!] leggere tra i quindicenni e terzo in assoluto, dire ai giovani e all’Italia che dopo che abbiamo tolto loro il diritto alla socialità, il diritto ad avere un’educazione adeguata, il diritto ad avere un posto di lavoro dignitoso, che le istituzioni sono in grado di regalare a questa generazione e non soltanto la droga libera".
La sora Meloni se ha la possibilità di vietare qualcosa è sempre "presente"! Visto che la sua concezione di normalità sarebbe quella di dover vivere secondo quelli che che sono i suoi parametri e che tutto il resto è da considerarsi follia, sarebbe opportuno che la Melonistampasse un opuscolo, un libro o forse è meglio un'enciclopedia elencando ciò che - secondo lei - gli italiani possono o non possono fare per evitare di incorrere in fallo.
Inutile che sprechi inchiostro per indicare la partecipazione alle adunate, la divisa in orbace, la tessera del partito obbligatoria, il non riconoscimento del 25 aprile, ecc. tutto questo lo sappiamo già. Eventualmente, ci faccia sapere fin da subito se l'acool è ammesso oppure anche quello dovrà finire nell'elenco delle droghe "presuntamente" leggere e se dovrà essere sostituito - nel caso qualcuno volesse esagerare e non bersi la solita acqua del rubinetto - con l'acqua del Danubio benedetta da Orban oppure con l'acqua di Lourdes benedetta da un qualche cardinale sovranista polacco.
Quando avrà finito l'elenco dei nemici con cui prendersela e a cui fare dispetti e/o danni, la Meloni e quelli come lei finiranno per mettersi davanti ad uno specchio e inizieranno ad insultarsi dalla mattina alla sera... altro non sono in grado di fare.