Sono stati 646 la notte di Capodanno, secondo il resoconto pubblicato dai Vigili del Fuoco, gli interventi per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 558. Molti interventi hanno riguardato incendi di cassonetti, alcune autovetture parcheggiate in strada.
 
Il numero maggiore in Emilia Romagna, dove sono stati 96. Gli altri interventi sono stati in Piemonte 50, Lombardia 47, Veneto e Trentino Alto Adige 71, Friuli Venezia Giulia 16, Liguria 45, Toscana 45, Marche 13, Umbria 5, Lazio 52, Abruzzo 6, Molise 7, Campania 57, Calabria 4, Puglia 75, Sicilia 31, Sardegna 26. Nessuno in Basilicata.

In relazione ai ferimenti causati dai botti alle persone, il fatto più grave si è registrato a Taranto, dove un bambino di 10 anni ha perso la mano destra, amputatagli dai medici dell'ospedale Santissima Annunziata a seguito delle gravissime lesioni prodotte dall’esplosione di un petardo. Se sempre in Puglia, a Lecce, un uomo di 80 anni è stato ricoverato in condizioni gravi dopo che un petardo gli è scoppiato vicino alla testa.

Altri incidenti dovuti ai petardi si sono registrati a Vercelli, Milano e Napoli.