Nella nota economica sull'andamento dell'economia ad ottobre, pubblicata dall'Istat, è evidente la ripresa dell'economia che gradualmente si stava riportando sui liveli pre-Covid. Un andamento che vedeva l'Italia in linea con gli altri Paesi dell'area euro (sentiment indicator).
Purtroppo, la recente ripresa della diffusione del contagio in tutta Europa e le conseguenti misure di contenimento hanno frenato la ripresa e nel prossimo mese l'andamento dell'economia sarà negativo, anche se la decrescita sarà meno evidente rispetto alla scorsa primavera perché le misure di lockdown finora non hanno previsto la chiusura di "tutte" le attività produttive (escluse quelle essenziali).
Così, il recupero del Pil da parte dell'Italia nel terzo trimestre - analogamente a quello dei principali paesi europei - robusto e diffuso a tutti i settori economici, subirà un arresto nell'ultima parte dell'anno.
Oltre alla forte crescita del comparto manifatturiero, ad agosto anche le vendite italiane all’estero verso i mercati Ue ed extra Ue sono nuovamente aumentate, sebbene il valore delle esportazioni sia ancora inferiore ai livelli di inizio anno.
Nel mercato del lavoro, la ripresa dei ritmi produttivi si è accompagnata a un progressivo recupero delle ore lavorate settimanalmente.
L’inflazione italiana a ottobre è rimasta negativa, anche se i rincari di alcune voci maggiormente volatili ne hanno attenuato la caduta.
A seguito del deciso recupero segnato nel terzo trimestre, i principali indicatori congiunturali sono tornati vicini ai livelli pre-crisi sanitaria
Per il futuro, va però ricordato che ad ottobre gli indici di fiducia indicano in calo quella dei consumatori, mentre quella delle imprese è migliorata.