Come già aveva anticipato martedì,  Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, quest'oggi si è recato presso la stazione dei Carabinieri in via Fosse Ardeatine 4 a Milano per autodenunciarsi per aver aiutato Elena, una signora della provincia di Venezia malata terminale, a morire, aiutandola nelle procedure burocratiche e accompagnandola fisicamente in Svizzera dove ha scelto di porre fine anticipatamente alla propria vita.

Per Marco Cappato - come ricorda in una nota l'Associazione Luca Coscioni - si tratta di un nuovo caso di disobbedienza civile, dal momento che la persona accompagnata non era "tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale", quindi non rientrava nei casi previsti dalla sentenza 242\2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\Dj Fabo per l'accesso alla tecnica in Italia.

In Italia, infatti, proprio grazie alla disobbedienza civile di Cappato per l'aiuto fornito a Fabiano Antoniani (sentenza 242 della Corte costituzionale) il suicidio assistito è possibile e legale in determinate condizioni della persona malata che ne fa richiesta (persona affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale), requisiti riconosciuti invece ad altri, come “Mario”/Federico Carboni, il primo caso di suicidio assistito in Italia). Cappato rischia dunque fino a 12 anni di carcere per l'accusa di aiuto al suicidio.

In Italia manca una legge che regoli casi come quello della signora Elena per l'insensata opposizione delle forze politiche di estrema destra, i cui rappresentanti - come dimostrato anche nella legislatura appena trascorsa - non sono in grado di comprendere che una persona, in pieno possesso delle proprie facoltà intellettive, debba avere il diritto di scegliere di poter porre fine alla propria vita quando qualsiasi tipo di cura si rivelasse inutile o, al più, consentisse di allungarle la vita ancora solo per poche settimane e neppure in condizioni dignitose. 

E c'è il rischio che gente simile finisca pure per governare il Paese.


Crediti immagine: ALC, foto di Elena