Un politico che pubblicamente sostiene la lotta contro il cambiamento climatico, ma che poi prende decisioni che vanno contro questo obiettivo...
Un politico che promette di ridurre la corruzione, ma che poi viene coinvolto in scandali di corruzione...
Un politico che dice di sostenere la trasparenza, ma che poi rifiuta di rendere pubblici i propri finanziamenti o le proprie dichiarazioni di interessi...
Un politico che si presenta come difensore dei diritti delle minoranze, ma che poi licenzia provvedimenti contro le minoranze che dice sia indispensabile difendere...

Che cosa sono quelli appena riportati? Esempi di quella ipocrisia che, in politica più che in altri settori della società, sembra essere il faro che indica il percorso a chi decide di seguire tale strada. 

Dichiarare principi o valori che non si traducono mai (o  quasi) in pratica, almeno in Italia è un fiore all'occhiello della nostra classe politica, che non si preoccupa affatto se l'ipocrisia possa erodere la fiducia dei cittadini nei loro confronti o in quelli delle istituzioni, dato che tale fiducia non esiste più da tempo.

Quindi, perché in Italia ci si dovrebbe attendere che un politico, qualunque politico, si comporti in modo coerente?

Prendiamo ad esempio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una personcina tanto a modo, sempre garbata, pacata e gentile nelle parole e nei modi, sempre sorridente... di un sorriso bonario e ammiccante al "volemose bene", mai irridente o canzonatorio.

E quando c'è da premiare qualcuno, Mattarella sa sempre suggerire qualcosa o qualcuno a cui gli italiani dovrebbero mirare, come ha dimostrato pochi giorni fa con il conferimento di 30 attestati d’onore di Alfiere della Repubblica.

"La solidarietà per la pace è il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri. La selezione tra tanti meritevoli è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani".

Nonostante ciò lo stesso Mattarella, non un sosia o una sua riproduzione, ha firmato l'autorizzazione alla presentazione alle camere del D.D.L. 02/01/2023 recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori, rendendolo esecutivo in attesa del via libera definitivo del Parlamento. DDL che vieta espressamente alle navi delle ong di effettuare più di un soccorso in mare, per poi spedirle nei porti del nord per impedirne ulteriormente l'operatività e il conseguente salvataggio di vite umane.

Ma Mattarella quando firma un documento o pronuncia un discorso sa quello che fa o quello che dice?

Non pare e, di certo, non sembra preoccuparsene.