Matteo e Pier Carlo hanno dato i numeri. Non è una novità, lo fanno sempre: Pier Carlo per mestiere, Matteo per vocazione.

Questa volta hanno allestito un siparietto in comune per annunciare la bozza del Def per il 2016, approvata dal Consiglio dei Ministri.

Pier Carlo, nel senso del ministro dell'Economia Padoan per coloro che non fossero ancora integrati nella comunicazione 2.0 del nuovo Governo, ha affermato che l'Italia cresce! Il Pil del 2016 sarà al +1,2%,  mentre il deficit scenderà al 2,3% e all'1,8% nel 2017.

Dato che i numeri sono gratuiti, Pier Carlo non ha lesinato di fornirci anche quelli relativi al  debito pubblico che nel 2016 si attesterà al 132,4%, mentre scenderà al 130,9% nel 2017, al 128% nel 2018 e al 123,8% nel 2019. Tanto... sono numeri e nel 2019 chissà chi ci sarà a verificarli.

Tanto ottimismo, però, stride con la previsione di crescita annunciata lo scorso autunno quando Matteo, inutile ricordare chi sia, e Pier Carlo giuravano che per il 2016 sarebbe stata del +1,6%: sono stati sufficienti pochi  mesi e già  abbiamo perso per strada lo 0,4%.

Ma niente scalfisce l'ottimismo di Pier Carlo che, nonostante la diminuzione, dice che la crescita resta comunque importante, perché rispetto al 2015 c'è una accelerazione del 50%!

Inutile sottolineare che nel 2015 la crescita è stata dello 0,6% e che, se nel 2016 ci sarà un'accelerazione del 50%, la crescita sarà dello 0,9% e non dell'1,2%! Chissà se l'affermazione di Pier Carlo sia dovuta ad un lapsus o al fatto che non sappia fare i conti...

Comunque, in un caso o nell'altro, il problema rimarrebbe lo stesso. In fondo... sono solo numeri!