#Capo dello #Stato Sergio #Mattarella ha paragonato ancora suo ruolo a quello di un #arbitro, come viene riferito da #stampa #nazionale.

Questo il testo di un tweet inviato dall'Associazione Italiana Arbitri dal proprio account twitter. C'è da immaginare che il tweet sia stato inviato per sottolineare il buon lavoro di Mattarella e, di conseguenza, quello degli arbitri.

Il problema per l'AIA, però, è che il tweet assume un aspetto ironico - e molto - per Mattarella, pensando all'arbitraggio di Antonio Damato in Inter-Fiorentina.


Poiché l'arbitro pugliese, iscritto alla sezione AIA di Barletta, non è un novellino avendo arbitrato in serie A più di 160 partite, c'è da credere che quanto da lui fatto a Milano non sia frutto del caso, ma di una precisa volontà, considerando che è impossibile arbitrare sbagliando tanto quanto ha sbagliato lui in una sola partita. In pratica è stato il dodicesimo uomo dell'Inter.

Va detto che la Fiorentina si è trovata in svantaggio di 3-0 facendo tutto da sola, ma Damato ha fatto di tutto per impedire che pareggiasse, negando ai toscani un rigore, inventandosi un'espulsione per Gonzalo Rodeiguez, negandone una sacrosanta per Miranda, non concedendo due punizioni dal limite su falli commessi ai danni di Perez e Chiwaa e permettendo che il fantasiata della viola Josip Iličič venisse letteralmente e impunemente preso a calci, a turno, dai giocarori dell'Inter per tutto l'incontro senza che ciò abbia avuto conseguenze.

Un arbitraggio più che indecente e inammissibile. E' questo il ruolo di arbitro cui si riferiva Mattarella? Con Renzi presidente del Consiglio, non c'è nulla di cui stupirsi.