La Orion collegata allo Space Launch System: prende forma la missione Artemis-1
Artemis-1 (Artemide-1) non è un nome scelto a caso. La Nasa, infatti, ha voluto dedicare alla sorella gemella di Apollo le nuove missioni che porteranno ancora una volta l'uomo sulla superficie lunare, dopo l'ultima missione dell'Apollo 17 del 1972.
Mercoledì, al Kennedy Space Center in Florida, una gru ha sollevato la nuova navicella Orion per collegarla alla parte superiore del nuovo potente razzo Space Launch System (SLS).
Nelle prossime settimane, i tecnici inizieranno ad effettuare i primi test sul veicolo assemblato, che hanno come obiettivo quello di dare il via alla prima missione Artemis entro fine anno o, al massimo, nei primi giorni di gennaio 2022. Artemis-1 non avrà un equipaggio a bordo che, invece, sarà presente su Artemis-2 che, come obiettivo, ha quello di far orbitare Orion intorno alla Luna.
A riportare l'uomo sulla Luna sarà la missione Artemis-3 che, se tutto procederà come previsto, dovrebbe prendere il via alla fine del 2023.
Orion, in orbita intorno alla Luna, attraccherà alla Starship di Elon Musk, scelta dalla Nasa come mezzo di atterraggio sulla superficie lunare. Gli astronauti, pertanto, passeranno attraverso un portello dalla navicella della Nasa a quella di SpaceX per proseguire con la missione di allunaggio prevista per l'inizio del 2024, anche se sono in molti a credere che tale data sia alquanto ottimistica.