I 5 Stelle non hanno (ancora) digerito la batosta alle regionali in Abruzzo
Sconfitta, batosta, debacle, disfatta, mazzata, catastrofe... le definizioni si sono sprecate per descrivere le dimensioni (in negativo) del risultato elettorale dei 5 Stelle alle regionali in Abruzzo. Un risultato inatteso e per nulla digerito dal "MoVimento".
Così Beppe Grillo lo ha commentato lunedì 11 febbraio in uno spettacolo a Bologna, al Teatro delle Celebrazioni: «Gli abruzzesi hanno scelto liberamente ma adesso, per favore, ci ridiano 700 mila euro, le quattro ambulanze e la turbina antineve che a noi a Genova ci servono.»
Una battuta, o presunta tale, che molti politici abruzzesi non hanno gradito, indicando - di rimando - come passerella pre-elettorale la visita di Luigi Di Maio a Rigopiano, a pochi giorni dalle elezioni.
Altro commento dai vertici (non eletti) dei 5 Stelle è venuto ieri sera da Alessandro Di Battista che ha descritto così il voto in Abruzzo: «È stata una sconfitta, punto. Poi devo dire che il M5S non ha mai vinto nessuna elezione regionale... lì abbiamo difficoltà. Si deve imparare sempre dagli errori e il Movimento 5 Stelle ha sempre imparato dagli sbagli. Questo è un momento difficile, ma non drammatico».
Ma non è stata questa l'affermazione che sui media ha fatto scalpore, quanto quella con cui Di Battista si è rivolto al pubblico che non lo applaudiva: «Oggi non applaudite nessuno? Grazie! Si può, lo potete fare. Non vi hanno fatto il gesto? [riferito al battere le mani, ndr]».
Inutile aggiungere altro. Niente riuscirebbe a descrivere meglio il nervosismo e lo sconcerto che evidentemente regna tra i 5 Stelle, che non si aspettavano un risultato elettorale così negativo.
Ed a confermarlo, ulteriormente, è il silenzio di Luigi Di Maio - letteralmente scomparso dalla scena pubblica da oltre due giorni - amplificato da una parte dalle battute dell'opposizione e dall'altra dalla preoccupazione dei suoi sostenitori.
Federica Sciarelli ci annuncerà la sua scomparsa su Chi l'ha visto?