ROMA – (Ernesto Genoni) - Si è tenuta ieri pomeriggio a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni, e Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, alla nuova riunione del Consiglio dei Ministri.  Numerosi e approfonditi i punti toccati nel preludio, nella fase introduttiva, della Premier Meloni alla riunione del consiglio dei Ministri, la quarantottesima se non erro. Dalle linee guida è chiara la posizione: niente sprechi che peseranno nelle tasche degli italiani! Stiamo pagando in maniera pesante le conseguenze di norme di una politica miope che abbiamo ereditato: con conseguenze negative per l’economia. Noi in questo momento, a dieci mesi dal nostro insediamento – questo il senso dell’intervento introduttivo della Premier - dobbiamo occuparci di coloro che, per queste norme, ora rischiano di trovarsi per strada. Quella del nostro Governo non è la gara dei 100 metri, in cui bisogna dare tutto e subito, ma è la gara dei 5mila metri, c’è molto cammino da fare, percorsi spesso in salita. Non si deve credere di poter fare tutto e subito in solo pochi mesi. Questo governo intende durare una legislatura intera, - ha detto Meloni - se uno partisse alla velocità dei 100 metri, sui 5mila non arriverà in fondo. Bisogna creare tutte le condizioni per poter dare slancio a chi produce per mettere soldi in tasca a famiglie e imprese.

Nella riunione del Cdm ancora  sulla Manovra che verrà: "Il primo appuntamento che abbiamo davanti è la scrittura della legge di bilancio, la più politica tra le leggi che un governo possa fare. - così la Pemier Meloni - Nel 2022 l'emergenza energetica ha assorbito due terzi della manovra, ma questo non ci ha impedito di lanciare alcuni segnali importanti e di tracciare una direzione: penso al taglio del cuneo fiscale o alle risorse che abbiamo scelto di destinare alla famiglia"

In apertura del Consiglio dei Ministri, - si legge nel comunicato della presidenza del consiglio -  il Presidente Giorgia Meloni ha svolto alcune considerazioni in merito all’attività del Governo, sottolineando che: “Il primo appuntamento sarà la scrittura della legge di bilancio, la legge principale sulla base della quale programmare la nostra agenda. La prossima legge di bilancio dovrà essere, come è stata quella dello scorso anno, seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese”.

Il Presidente Meloni ha evidenziato che, in occasione della presentazione alle Camere della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, potranno essere indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica ovvero aggiornati quelli già indicati con il DEF, con i quali “il Governo può puntare, con un iter accelerato di approvazione, a realizzare riforme organiche, capaci di contribuire al rilancio ed allo sviluppo dell’economia, nel quadro degli obiettivi programmatici delineati”.

Inoltre, - si legge nel comunicato della presidenza del consiglio -   il Presidente ha condiviso l’invito rivolto ai colleghi dal Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, a verificare nel dettaglio le risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate, e valutare eventuali nuove destinazioni delle stesse: “Quello che vi chiedo di fare non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, è importante ma sarebbe riduttivo chiedervelo, ma di far tornare il più possibile la politica. Perché non intendiamo amministrare il presente e perpetuare semplicemente quello che è già tutto in essere, ma imprimere quel cambiamento che ci è stato chiesto. Se ci sono misure che non condividiamo politicamente, quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma. E per costruire una manovra incentrata sulle famiglie, sulla lotta alla denatalità e sui sostegni alle fasce deboli. È un lavoro complesso ma dobbiamo avere il coraggio di farlo perché è da qui che parte la svolta”. In merito alla prossima legge di bilancio, il Presidente ha anche ricordato che “Il nostro obiettivo è confermare il taglio del cuneo fiscale, che rappresenta un provvedimento concreto che arriva ogni mese nella busta paga dei lavoratori”.

Il Presidente Meloni ha aggiunto alcune considerazioni in merito ai provvedimenti all’esame del Consiglio dei Ministri, in particolare riguardo alla rete telefonica fissa: “La direzione intrapresa dal Governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro. Quello di oggi è un primo passo, al quale seguiranno ovviamente logiche di mercato, ma finalmente possiamo dire che in Italia c’è un Governo che su un dossier così importante si attiva a difesa dell’interesse nazionale e dei lavoratori. E che ha una strategia”.

Il Presidente - si legge nel comunicato della presidenza del consiglio -  ha affrontato il tema dei flussi migratori: “L’Italia sta subendo una pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte – ha spiegato – anche a seguito degli avvenimenti, recenti e meno recenti, nel Sahel, con quantità di arrivi imponenti. È difficile spiegare all’opinione pubblica quello a cui assiste e lo capisco bene. I dati dicono che c’è un forte aumento rispetto all’anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste ad un rallentamento dell’aumento dei flussi migratori. La direzione intrapresa dal Governo è quella giusta: accordi con i Paesi del Nord Africa, di partenza e transito dei flussi. È necessario aggiungere a questa direzione di marcia un più, stringere le maglie, dare segnali chiari ai trafficanti e serve un coordinamento maggiore tra noi nell’attività di contrasto ai flussi illegali di migranti. Già alla fine di questo Consiglio dei Ministri, è convocata una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR), che ben si presta a essere la sede di questo raccordo. E da oggi è convocato permanentemente, composto da tutti i Ministri competenti. Il nostro obiettivo è affrontare il problema in maniera pragmatica, con decisioni rapide e coordinate. Dobbiamo poi continuare a lavorare per dare piena attuazione al decreto Cutro, in particolare per quello che riguarda i rimpatri degli immigrati clandestini e bisogna stabilire quali sono ulteriori provvedimenti normativi per contrastare l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani, e le conseguenze in termini di sicurezza pubblica dell’immigrazione irregolare”.

Il Presidente ha voluto ricordare i gravi episodi di violenza sessuale riportati dalle cronache, esprimendo solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. 

 

Infine, ha sottolineato che “questo deve essere anche l’anno delle grandi riforme, a partire dalla riforma costituzionale, sulla quale il Ministro Casellati è pronta con una proposta che centra i due obiettivi che ci prefiggiamo: dare stabilità ai governi e far decidere ai cittadini chi debba governare. Sarà uno dei primi provvedimenti che vareremo, ma ci sono anche il completamento dell’autonomia differenziata, la riforma della giustizia, la delega fiscale che dobbiamo portare a compimento”.

Al termine dei lavori, alle ore 19.00 circa, il Sottosegretario Mantovano e i Ministri Piantedosi, Giorgetti e Sangiuliano, hanno illustrato, nel corso della conferenza stampa i provvedimenti approvati.

Questo il link  https://youtu.be/WP8ruMPQFs0

 

DI SEGUITO ALCUNI DEI PUNTI APPROVATI NEL CORSO DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

INVESTIMENTI STRATEGICI

Misure urgenti in materia di finanziamento di investimenti di interesse strategico (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di finanziamento di investimenti di interesse strategico.

Il decreto provvede, tra l’altro, ad assicurare le risorse finanziarie necessarie a consentire l’ingresso del Ministero dell’economia e delle finanze nell’operazione “NetCo” guidata dal fondo KKR.

La NetCo deterrà, in prospettiva, il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa di telecomunicazioni attualmente posseduta da TIM S.p.a., e vede il MEF coinvolto nel ruolo di azionista di minoranza.

Il decreto prevede un ruolo strategico del Governo nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo di rilevanza strategica e in materia di sicurezza nazionale

Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha approvato la struttura e le condizioni dell’operazione per l’acquisizione della quota di minoranza nell’operazione NetCo da parte del MEF, che saranno inseriti in un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottarsi successivamente alla pubblicazione del decreto-legge, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle imprese e del Made in Italy. Il dpcm autorizzerà il MEF ad acquisire una quota di NetCo compresa tra il 15 e il 20 per cento, con un esborso massimo di 2,2 miliardi.

Le risorse assicurate dal decreto-legge, derivanti da disponibilità sul cosiddetto ‘patrimonio destinato’ creato dal decreto-legge n.34 del 2020, sono pari a 2.525 milioni poiché si tratta di residui utilizzabili inerenti il suddetto patrimonio che potranno essere finalizzati alla realizzazione di operazioni attinenti società di rilievo strategico individuate con dpcm.

TRATTAMENTO PREVIDENZIALE DEI LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

Riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo relativo al riordino e alla revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo.

Le nuove norme sono volte a compensare gli effetti negativi subiti dagli operatori del settore, caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e discontinuità della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori.

Gli interventi mirano alla protezione sociale di categorie diverse di operatori:

lavoratori dello spettacolo a tempo determinato (e cioè che: a) prestino a tempo determinato, attività artistica o tecnica, direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli; b) prestino a tempo determinato attività al di fuori delle ipotesi di cui alla lettera a), ma pur sempre nel settore dello spettacolo);

lavoratori dello spettacolo intermittenti, anche a tempo indeterminato.

A decorrere dal 1° gennaio 2024, si introduce una specifica indennità di discontinuità, al fine di tutelare tali categorie nei periodi di inattività o durante i periodi di studio e formazione.

Si individuano i requisiti che il lavoratore richiedente deve possedere al momento della presentazione della domanda di indennità all’INPS entro il 30 giugno di ogni anno a pena di decadenza.

Si determina poi la misura e la durata del riconoscimento dell’indennità, insieme alle modalità di corresponsione della stessa in un’unica soluzione nella misura del 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni imponibili relative all’anno solare precedente la presentazione della domanda. Con riferimento alla durata dell’indennità, si stabilisce che non siano computati i periodi contributivi che abbiano già dato luogo ad erogazione di altra prestazione di disoccupazione al fine di evitare il cumulo della medesima contribuzione per l’erogazione di più prestazioni di sostegno al reddito (per esempio, NASpl, indennità di maternità, malattia, infortunio). Vengono definite, inoltre, le misure dirette a favorire i percorsi di formazione e di aggiornamento per i percettori dell’indennità.

Inoltre, si abroga, a decorrere dal 1° gennaio 2024, l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS) e si introduce un regime transitorio destinato a trovare applicazione agli eventi di cessazione involontaria intervenuti fino alla data del 31 dicembre 2023. Si prevede, infine, una disciplina transitoria per i lavoratori che abbiano maturato i requisiti nell’anno 2022 e presentino la domanda entro il 15 dicembre 2023, determinando l’incumulabilità tra l’indennità di discontinuità e l’ALAS.

RATIFICA ED ESECUZIONE DI ACCORDI INTERNAZIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato tre disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti accordi internazionali.

Di seguito le principali previsioni dei provvedimenti.

1. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sul trasporto aereo tra l’Unione Europea e i suoi stati membri, da una parte, e lo stato del Qatar, dall’altra, fatto a Lussemburgo il 18 ottobre 2021 (disegno di legge)

Scopo dell’Accordo è la creazione di un unico mercato del trasporto aereo, caratterizzato da eque opportunità commerciali per i vettori di tutti i Paesi coinvolti e da una progressiva convergenza regolamentare, primariamente nei campi della sicurezza, della tutela dei passeggeri, dei lavoratori e dell’ambiente.

2. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sullo spazio aereo comune tra l’Unione Europea e i suoi stati membri, da una parte, e la Repubblica d’Armenia, dall’altra, fatto a Bruxelles il 15 novembre 2021 (disegno di legge)

STATI DI EMERGENZA 

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato: la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, per numerosi territori, in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi. (etc…)

.