"Nel 2018 con Anna Macina bloccammo l’emendamento soppressivo che la Lega aveva presentato per eliminare la norma della legge Spazzacorrotti che disponeva il divieto, per un partito politico italiano, di ricevere soldi da governi o da altri enti di Stati stranieri.Perché la Lega voleva ricevere soldi da governi o da altri enti di Stati stranieri?Ci sono troppe ombre sui rapporti della Lega con Putin. Del resto, l’accordo tra la Lega e il partito di Putin è valido ancora oggi. Del resto, Salvini è quello che continua ad opporsi al tetto massimo al prezzo del gas in Ue.Matteo, avevi detto che volevi confrontarti con me e io ho accettato. Ma poi sei sparito.Putin è quello che, oltre a provocare una carneficina in Ucraina, sta facendo aumentare le bollette degli italiani.Perché la Lega, e quindi la coalizione di destra con Meloni e Berlusconi, continua a difendere gli interessi di Putin piuttosto che quelli degli italiani?"
Accidenti, la riflessione di Luigi Di Maio è assolutamente degna di attenzione... almeno finché le immagini non ti portano a capire chi sia veramente colui che ha rilasciato tale dichiarazione...
Da notare il posizionamento degli alettoni, pardon... delle mani, durante la fase di volo.
Ma dovrebbe esser migliore di lui l'altro politico di cui l'attuale ministro degli Esteri parla? Ecco Salvini come si presenta ai suoi "seguaci" su TikTok...
Non è un caso... è la modalità TikTok che prevede che il segretario della Lega si faccia la punta ai capelli e indossi quel paio d'occhiali che, evidentemente secondo Morisi o chi per lui, lo avvicinerebbero alla fascia d'età delle persone che frequentano quella piattaforma social.
E uno del genere dovrebbe essere più credibile, e votabile, del tizio precedente che alla sua età fa l'aeroplano per acchiappar voti?
Un minimo di serietà, quindi... è d'obbligo. E chi non potrebbe esser più serio di chi ha adottato come proprio slogan elettorale Italia sul Serio e si è identificato, motu proprio, come terzo polo?
Ecco lì, Carlo Calenda che ci spiega che adesso
"ci aspettano tempi ancora più duri e per affrontarli ci vuole gente con competenze gestionali che sappia far funzionare un paese che va riappacificato".
E di chi parla? Di se stesso, ovviamente. Ma perché, lui sarebbe il competente? Così pretende... nonostante abbia fatto carriera in Confindustria con Montezemolo presidente, perché amico del babbo, e nonostante all'inizio della campagna elettorale abbia detto di voler vendere ancora una volta l'ex Alitalia e l'ex Ilva che lui aveva già venduto anni fa quando era ministro dello Sviluppo... con Renzi. Alla faccia della competenza, che per Calenda va a braccetto con la coerenza.
Infatti, ecco che cosa Calenda diceva di Renzi fino a qualche settimana fa... e adesso? Si è alleato con Renzi e dice di voler governare insieme a lui.
Ed entrambi sono così in sintonia che Matteo Renzi si è improvvisamente dimenticato di aver detto che il 1 settembre avrebbe organizzato la nuova edizione della Leopolda, anticipandone lo svolgimento per trasformare l'edizione 2022 in traino elettorale per Italia Viva.
E come è andata a finire? Che della Leopolda se ne è improvvisamente dimenticato. E perché? Perché poi sarebbe stato imbarazzante dover spiegare come il suo alleato e "front runner" (sua definizione) Calenda l'aveva descritta:
"Ma chi se frega della Leopolda. È un gruppo di persone che s'incontrano una volta l'anno dicendo che sono i più bravi, i più fighi, i più simpatici, che quello può anda' in Arabia Saudita... se la suonano e se la cantano... che se quello là gli dice che i 5 stelle fanno schifo dicono che fanno schifo, se gli dice che con loro bisogna allearsi dicono che bisogna allearcisi... è un gruppo di persone che parla solo di quello che dice il loro leader... Ma chi se ne frega di quello che dice il loro leader".
E che dire della coerenza del Pd e dei suoi alleati. Letta non si è alleato con i 5 Stelle perché, dice lui, hanno fatto cadere il governo Draghi. In compenso, però, si è alleato con i Verdi e Sinistra Italiana che erano all'opposizione del governo Draghi!
E come lo spiega Letta? Che con i verdi il Pd sta portando avanti politiche comuni in Europa (ma qui siamo in Italia!) e che comunque quella creata è un'alleanza "solo" elettorale. In che senso? Che serve a prender voti? Ma caso mai quell'alleanza riuscisse a vincere, i partititi che la compongono non dovrebbe governare insieme? Secondo Letta parrebbe di no.
Ma che senso ha allora votare per loro? Letta si è dimenticato di spiegarlo.
Ma figura migliore non la fanno neppure Bonelli e Fratoianni, leader di Verdi e Sinistra Italiana, che solo da un paio di giorni si sono meravigliati e indignati per quanto detto sopra da Letta in occasione di un confronto con Giorgia Meloni. Peccato, però, che di alleanza solo elettorale Letta ne aveva parlato fin dall'inizio... ma loro sembrano essere stati gli unici a non averlo sentito!
E chi rimane da salvare? Forza Fininvest e chi lo rappresenta da ormai un quarto di secolo? C'è da capire gli investitori che abbiano a cuore le aziende di Berlusconi e i loro investimenti, ma questo non riguarda l'interesse nazionale, che invece dovrebbe esser rappresentato dalla sora Meloni della Garbatella.
Un interesse nazionale che è ispirato all'America di Trump, alla Polonia di Duda e all'Ungheria di Orban... tutti Paesi da cui uno avrebbe voluto e vorrebbe fuggire volentieri. L'interesse nazionale, così, si trasforma magicamente in un interesse transnazionale che trova la sua esaltazione e i suoi elementi fondanti nella contrapposizione contro gli ultimi, nei divieti generalizzati e nella negazione del riconoscimento di quelli che, nei Paesi civili, sono diritti ormai acquisiti da tempo. Insomma un fascismo 2.0 che adesso si dovrebbe chiamare conservatorismo.
E i 5 Stelle? Meglio il partito di Conte che il partito di Casaleggio, non c'è ombra di dubbio. A pesare sul giudizio è che l'avvocato degli italiani ha fatto il suo debutto come mezzano tra Di Maio e Salvini, tanto da essere mero esecutore dei rispettivi desiderata. Poi, è vero, si è riscattato cercando anche di dare un senso ad un Movimento che aveva mostrato tutte le sue incoerenze, finendo per esaltare il peggio a dispetto del buono. Ma questo può esser sufficiente per giustificare un voto?
Il quadro tracciato della politica italiana e di chi la rappresenta è, oggettivamente, alquanto miserevole... il guaio è che può solo peggiorare, se si andassero ad esaminare i programmi di partiti e coalizioni che, tra l'altro, già adesso dimostrano di avere posizioni diverse su alcuni temi: scostamenti di bilancio, autonomia, coalizioni di governo...
E noi dovremmo farci rappresentare da questa gente.