Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha descritto su Twitter il suo entusiasmo per la conversazione telefonica col segretario generale della NATO Jens Stoltenberg: “La politica della porta aperta rimane invariata”.

L’Ucraina potrebbe infatti prendere parte al prossimo summit dell’Alleanza Atlantica previsto a giugno. Ma ci sono ancora molti ostacoli sulla strada verso l’ingresso vero e proprio di Kiev nell’organizzazione militare con sede a Bruxelles. In primo luogo ci sono proprio i suoi “amici”, ben disposti a rifornire l’Ucraina di materiali e addestramento, ma meno propensi ad accoglierla come alleato a pieno titolo.

Il giornale “Strumenti Politici” riporta i distinguo posti dai ministri di Sua Maestà nel loro atteggiamento ambivalente verso Kiev: da un lato pronti a mandare sterline e aiuti, dall’altra pronti a ritirare i soldati dalle zone calde. E la ministra degli Esteri Liz Truss andrà a Mosca per parlare direttamente con l’omologo russo Sergei Lavrov, così come fatto dalla ministra tedesca Annalena Baerbock qualche giorno fa.