Secondo l'ultima ricostruzione ufficiale fornita dal ministero della Difesa di Mosca, all'inizio del nuovo anno l'esercito ucraino ha lanciato sei razzi (utilizzando un HIMARS) nel punto di rafccolta dei soldati russi nell'area di Makiivka.
Quattro razzi hanno colpito l'edificio, facendone crollare i soffitti. Secondo gli ultimi dati, sono stati 89 i militari russi uccisi, tra cui il vicecomandante del reggimento.
Il motivo per cui l'edificio è stato colpito è dovuto all'uso dei telefoni, a causa dei quali gli ucraini sono stati in grado di localizzare i militari russi.
Il ministero ha anche fatto presente che prenderà tutte le misure necessarie per escludere in futuro incidenti analoghi e, a seguito dei risultati delle indagini, saranno vagliate eventuali mancanze e punite eventuali responsabilità.
Tale precisazione, però, ha fatto seguito alla notizia, sempre da fonti militari di Mosca, che "le forze russe avrebbero effettuato un'operazione di rappresaglia in risposta all'attacco criminale del regime di Kiev contro il personale militare russo a Makiivka" .
Nelle scorse ore, le strutture di intelligence di Mosca avrebbero localizzato e colpito le postazioni delle basi dei militari ucraini nella città di Kramatorsk dove erano dislocati più di 1300 soldati, 700 nell'ostello n. 28 e oltre 600 nell'ostello n. 47, uccidendone oltre 600.
Il portavoce dell'esercito ucraino ha negato la notizia, etichettandola come propaganda da parte del Cremlino che, va aggiunto, non ha però fornito alcuna documentazione a riprova di quanto dichiarato.